Guillaume Apollinaire: la divertita enumerazione caotica a zonzo nei paesi della memoria, di Michele Rossitti

Dietro la smania aggressiva di Marinetti e delle riviste fiorentine scalpitavano le istanze nazionalistiche e per dirla con Piero Gobetti le “avventurose inquietudini”, alimentate e mutuate dal processo di industrializzazione. Il clima di sprovveduta disponibilità congiunta a inclinazioni che avrebbero finito col volgere l’orientamento vitalistico in senso bellicista prima e fascista dopo erano determinate dallo… Continue Reading


Giovanni Pistoia, “Sono i petali che fanno la rosa. Pensieri di sabbia”, letto da Dante Maffia

Giovanni Pistoia, Sono i petali che fanno la rosa. Pensieri di sabbia, Photocity Edizioni, Pozzuoli, 2013. Una sorpresa dietro l’altra. Giovanni Pistoia è una fonte limpida di saggezza filtrata attraverso la bellezza delle espressioni e lo scavo nell’umano e nel quotidiano. Lo aveva capito molto bene Rocco Paternostro che appena lo conobbe ne apprezzò le qualità… Continue Reading


La rosa, poesia di Luciano Nota

LA ROSA Ecco, prendiamo quel vaso e in quel vaso mettiamoci una rosa, che sia bianca o gialla, rossa o arancione. Cogliamola però in quell’orto di fronte al quale s’erge il muro. E’ quello che abbiamo lasciato, credo, dieci anni fa, ricchissimo di tagli ed incisi, il più gremito di erbe. Se vuoi, prendiamo anche… Continue Reading


Makiko Kasuga, Mizugame e la poesia giapponese tanka, di Paolo Lagazzi

– I – Rispetto alla fortuna, nell’Occidente moderno, dello haiku – forma classica del lirismo giapponese sigillata in tre soli, folgoranti e leggerissimi versi (quinario, settenario, quinario) –, assai più contenuta è stata la circolazione, attraverso le antologie europee e americane, del tanka, l’altra forma canonica, presente fin dai tempi più remoti della tradizione poetica del Sol Levante.… Continue Reading


Risposta alla Valduga: la parola ai versi

Giacomo Leopardi   L’INFINITO Sempre caro mi fu quest’ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e rimirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo, ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento… Continue Reading