Il sogno ad occhi aperti è dolce stato percettivo che, attraverso un atto di grazia sull’animo dolente e infelice, consente la distesa dell’immagine di una persona cara con cui si ritrova il senso della vita e la fuga dalle sofferenze. Così Alfieri in Lungo la riva del Tirreno si disegna colto da malinconia… Continue Reading
Una poesia inedita di Francesco M. T. Tarantino
UN AUGURIO INSOLITO (a Francesco Aronne) Per conoscerti ho attraversato l’anima dei mistici per ricomporre il transito dei santi tra l’intimo di un’ombra che s’accascia e il sublime di una resurrezione. Che tu sia sceso agli inferi o asceso al terzo cielo è un dettaglio da non significare In un anniversario di luci in controluce… Continue Reading
Una poesia di David Maria Turoldo, breve nota di Roberto Taioli
Signore che hai creato la pietra segno e simbolo della durata e della forza, questa pietra cui fanno corona le nostre montagne a Te noi dedichiamo come tuo altare segno della tua presenza. Qui scenderai camminando sulle rocce scenderai portato dalla luce e dalla tempesta scenderai col fragore delle acque e nel silenzio della notte… Continue Reading
Giovanni Caserta, “Michele Parrella – il rapsodo che cantò la storia al suono del cupo cupo”, Villani Editore, letto da Dante Maffia
DELITTO ALL’IDROSCALO (a Pier Paolo Pasolini) Ti hanno sfigurato in un’Italia che più non riconosci. E massacrato nell’ambigua certezza che il tuo corpo per gli altri non avrà altro giudice che la furia dei tuoi fratelli infelici. Ora anche il tuo rimpianto è stato ucciso. E nessuno di noi può credere che l’amore ha calpestato… Continue Reading
I MAESTRI: Giuseppe Ungaretti legge “Fratelli”
FRATELLI Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell’aria spasimante involontaria rivolta dell’uomo presente alla sua fragilità Fratelli Giuseppe Ungaretti
Nel 750° della nascita di Dante: Tra i barattieri, dai quali “del no per li denar vi si fa ita” (Inferno, XX, v. 42), di Giovanni Caserta
Si è nel sabato 3 aprile 1300, intorno alle sette del mattino, quando Dante e Virgilio lasciano il ponte che sovrasta la quarta bolgia, quella degli indovini, che hanno figura stravolta. Il loro viso, infatti, è girato sulle spalle, sicché le loro lacrime scendono prendendo la via tra le due natiche, come in un piccolo… Continue Reading
Due poesie di Guglielmo Peralta
BACO DA LUCE Nell’orto solitario il baco da luce fila un velo d’ombra Nel placido brusio il foglio si fa foglia Pupe nel bozzolo le parole sognano il volo di farfalla Un sillabario segreto si palesa nella notte chiara Si dipana il tessile filo in larve di luce e nel giardino aleggia d’improvviso il canto… Continue Reading
“Il figlio femmina” di Lina Raus, EdiLet, letto da Marco Onofrio
Lina Raus, psicoterapeuta di lungo corso, si cimenta a scrivere romanzi dove – trasformando il dolore in energia creativa – sublima la sua quotidiana esperienza professionale, riverberando gli echi dei casi raccolti dai pazienti e riversando materiali dai processi di guarigione innescati (giacché il paziente si cura da sé, con l’assistenza dell’analista). Sono operazioni letterarie… Continue Reading
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