Scrive Lucio Mayoor Tosi: «Sarà poesia quel che diventerà voce e commento di molte immagini. Esattamente come Omero tanti secoli fa» «Il verso si distende roteando simile alla punta di un trapano» Aboliti l’arbitrarietà del segno linguistico e i significanti, ciò che resta non è il significato ma un resto, un residuo, un fossile, uno… Continue Reading
Il Futurismo a Varese, a cura di Maria Grazia Ferraris
La mostra Il palpito del colore che si è aperta il 10 giugno 2018 a Laveno (VA) e che nasce dalla collaborazione di alcune significative realtà culturali attive nel territorio dei laghi varesini (Museo Civico Floriano Bodini, Museo Innocente Salvini, Associazione Amici del MIDeC – Laveno Mombello, Associazione Menta e Rosmarino,…) è l’ occasione per… Continue Reading
I Canti leopardiani: A Silvia
Sicuramente A Silvia è uno dei Canti più perfetti del Leopardi e, possiamo dire, di tutta la nostra lirica. Fu scritto a Pisa, in due giorni, il 19 e 20 aprile 1828. Il poeta ripensa con tale intensità alla fanciulla morta da rivolgerle la parola come se fosse viva e presente e potesse ancora intendere… Continue Reading
Giuseppe Manitta, da “Gli occhi non possono morire”, Italic – 2018, commento di Giorgio Linguaglossa
Il problema della poesia italiana di questi ultimi tre/quattro decenni è sempre quello, non è cambiato. Fin quando i poeti italiani penseranno di fare poesia con i commenti ironici, i fraseggi post-patafisici, il bon ton, il maledettismo, la performance, la pièce teatrale, la poesia giocosa, etc. non faranno altro che letteratura di seconda e terza… Continue Reading
Cinque poesie di Lorenzo Foltran da “In tasca la paura di volare”, Oèdipus Edizioni – 2018, nota di Dario Pisano
Un sonetto può esprimere una modernità artistica più profonda di un testo scritto in un metro desueto e / o secondo stimoli espressivi di gusto avanguardistico. Il libro di Lorenzo Foltran è l’ulteriore dimostrazione di questo teorema che ci si scorda troppo spesso. La sua musa abita le rive dell’antica tradizione poetica italiana, e riscrive,… Continue Reading
I Canti leopardiani: La sera del dì di festa
La composizione di questo meraviglioso canto va assegnata al triennio 1819-1821. Con tocchi dolci ed estrema delicatezza, Leopardi rappresenta la chiara e tranquilla notte succeduta ad un giorno solenne; probabilmente, alla medesima festa di San Vito protettore di Recanati che il poeta ricorda nel Passero solitario. Certo, si ode riecheggiare una bella similitudine omerica (Iliade,… Continue Reading
Sei poesie inedite di Izabella Teresa Kostka ispirate al Realismo Terminale
FEMMINILITÀ PERDUTA Ho dimenticato di essere donna ferma al semaforo rosso sullo svincolo di questa vita, sbandata come una macchina tamponata in attesa del pagato pedaggio. Ho messo ogni curva nel rottamaio dell’usato: seni, fianchi, candido ventre allo stoccaggio dei pezzi di ricambio. Femminilità, quella scordata come un bicchiere di vodka svuotato troppo in fretta.… Continue Reading
Tre poesie inedite di Carlo Livia
NEI LUOGHI ESTREMI Oltre l’ultimo istante vidi un salone di specchi a perdifiato, un’alba nuda in un giardino di ciechi in delirio, mille cieli feriti dal sogno d’una vergine, una vita gettata accanto a un piedistallo vuoto, un lavacro di nuvole felici, una dogana di nostalgie d’arcangeli. Preghiere e peccati salivano alla luna. Una voce… Continue Reading
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