“Gli italiani preferiscono le straniere” di Dante Maffìa, letto da Marco Onofrio

Il penultimo romanzo di Dante Maffìa, “Gli italiani preferiscono le straniere” (Perrone, 2012, pp. 164, Euro 14), ha avuto forse meno successo di quanto avrebbe meritato – se fosse stato promosso e distribuito con grandi mezzi – per la sua immediata fruibilità narrativa. Qui Maffìa sa trovare un buon equilibrio tra la qualità letteraria e… Continue Reading


Giancarlo Baroni, “Le anime di Marco Polo”, Book Editore – 2015, letto da Dante Maffia

Mi viene sempre da sorridere quando, sfogliando una storia letteraria o un volume di saggi, trovo un capitolo specificatamente dedicato alla “Letteratura di viaggio”. Per me tutta la poesia e tutta la narrativa, di ogni Paese e di ogni tempo, sono letteratura di viaggio, variamente inteso, diversamente trattato, ovviamente. Ci sono comunque libri che apertamente ci… Continue Reading


Markus Hediger: Vattene. Dimentica Va-t’en. Oublie, Antologia di poesie (1981-2013), Traduzione di Aldo Panaro e Grazia Regoli, Edizioni Ulivo, Balerna, CH – 2015, di Roberto Taioli

Vattene. Dimentica (Vat.t’ en. Oublie) di Markus Hediger (Edizioni Ulivo, Balerna – CH –  2015)  è un testo antologico che raccoglie  poesie del poeta di Zurigo scritte tra il 1981 e il 2013. Un arco di tempo piuttosto vasto lungo il quale la poetica di  Hediger si è andata precisando ed evolvendo, pur rimanendo fedele… Continue Reading


“Paesaggio liquido” di Antonella Radogna, letto da Francesco M. T. Tarantino

Un libro bello, che non ha bisogno di alcun commento, quindi il mio scritto sarà l’omaggio a una poetessa ben definita la cui scrittura straborda di contenuto e di sostanza nonché di ritmo incessante ed essenziale. I versi non lasciano spazio ad alcun sottinteso o a mancanze di soluzioni di continuità esistenziali inespresse o solamente… Continue Reading


La paura per la libertà. Così nacque il Cristo si è fermato a Eboli, di Giovanni Caserta

Una parentesi quasi oscura, avvolta in un alone di mistero,  rimaneva la permanenza di Carlo Levi a Firenze. La cosa pesava particolarmente, considerato che a quei mesi di forzato isolamento, tra l’inverno del 1943 e l’aprile del 1945, avvenne che egli scrivesse il Cristo si è fermato a Eboli. Solo a frammenti si veniva a… Continue Reading