Fabrizio Bregoli, “Il senso della neve”, Puntoacapo, letto da Luigi Paraboschi

Scrivere attorno a questo lavoro di Fabrizio Bregoli rappresenta un impegno abbastanza serio vista sia la numerosa presenza di testi, che l’autore ha pensato bene di raggruppare in differenti capitoli (non so se sia lecito usare questa definizione), sia anche per l’alto livello linguistico che l’autore possiede e manifesta in pieno. Partendo dal primo gruppo… Continue Reading


Ewa Lipska poesie da “Il lettore di impronte digitali” Donzelli, 2017, a cura di Marina Ciccarini, commento di Giorgio Linguaglossa

L’estraneazione è la categoria base attorno alla quale Ewa Lipska costruisce la sua poesia. Il verso spezzato e interrotto, segnato dal punto e dall’a-capo è nelle mani abilissime della poetessa polacca uno strumento chirurgico atto ad introdurre nei testi le domande a cui non seguono mai delle risposte esaustive o che magari sono seguite da… Continue Reading


Il canto di Saffo – Musicalità e pensiero mitico dei lirici greci: Mito e logos, di Gabriella Cinti

Le valenze magiche della parola poetica ellenica, che contribuiscono un modo determinante a renderla così carica di suggestione e fascinazione, non sono restituibili se non nella vocalità, nell’appropriazione corporea di quella lingua che, oggi più che mai, dobbiamo far risuonare per comprenderne la portata e avvicinarci a essa, in-corporandone la sua vita. Già Levi- Strauss… Continue Reading


Alphabet 1: un quadro, una storia. Paul Klee, di Maria Grazia Ferraris

La data, la mancanza di colore, che solitamente non caratterizza la sua produzione artistica e non solo la problematica immagine sono estremamente importanti per entrare nel cuore della rappresentazione pittorica e nella psicologia di Paul Klee. L’artista era ormai quasi sessantenne, (morirà due anni dopo) aveva già compiuto le sue giovanili esperienze pittoriche nel gruppo… Continue Reading


Tre poesie inedite di Luigi Paraboschi

  Un’assenza senza la giustificazione Cerchi ancora la pietra d’angolo lo scoglio sul quale edificare non il pulsare che batte i polsi e la voglia che inumidisce il labbro, ti serve solamente un tronco scorticato in fondo ad un campo un po’ in discesa per appoggiarvi il peso delle spalle e una finestra dai vetri… Continue Reading