Cinque poesie di Vincenzo Mastropirro dalla silloge “Timbe-condra-Timbe” (Tempo-contro-Tempo) di prossima pubblicazione con Puntoacapo Editrice

Note per la lettura Il dialetto è quello parlato a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari. Le e senza accento si leggono alla francese, cioè mute, escluso le e con accento grave o acuto e le congiunzioni.Gli accenti sulle altre vocali servono per facilitare la lettura.   …e u timbe scuorre Tridece tanne… na da mangiò pone tuste!… Continue Reading


Autori lucani: Giovan Battista De Luca, a cura di Giovanni Caserta

Personalità di grande rilievo all’interno della Controriforma napoletana e romana fu Giovan Battista De Luca, che la Controriforma interpretò in tutte le sue varie istanze. Fu difensore della Chiesa; contemporaneamente, però, si batté per il rinnovamento morale di essa e per l’attuazione del messaggio evangelico. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che la vita ecclesiastica… Continue Reading


“Il conte di Saracino”di Gianni Marilotti, Arkadia Editore, letto da Dante Maffia

Ho sempre sostenuto, e questo libro me ne dà la conferma, che le denunce vere, quelle che possono avere una possibilità di smuovere le acque e di rinsavire le coscienze, non sono le battaglie politiche, comunque necessarie, ma la letteratura quando sa entrare nelle pieghe autentiche delle problematiche portandole a una dimensione universale. Il Conte di… Continue Reading


“Racconti impertinenti” di Massimo Pacetti, letto da Marco Onofrio

Del vocabolo “impertinente” la lingua italiana contempla due accezioni fondamentali: quella – più comune – di “irriguardoso, sfacciato, insolente”, e quella – più rara – di “non pertinente”. Il titolo del nuovo libro dello scrittore sestese Massimo Pacetti, il suo quindicesimo volume edito, assume l’attributo in entrambe le accezioni: sono Racconti impertinenti (EdiLet, 2016, pp.… Continue Reading


Tre poesie di Vittorio Sereni

I VERSI Se ne scrivono ancora. Si pensa ad essi mentendo ai trepidi occhi che ti fanno gli auguri l’ultima sera dell’anno. Se ne scrivono solo in negativo dentro un nero di anni come pagando un fastidioso debito che era vecchio di anni. No, non era più felice l’esercizio. Ridono alcuni: tu scrivevi per l’arte.… Continue Reading