John Taylor, Transizioni, Lyriks, 2021, edizione bilingue inglese/italiano, traduzione di Marco Morello, nota di Giorgio Linguaglossa

Poesia «astratta» questa di Transizioni di John Taylor, nel senso che l’autore si occupa di rappresentare le impressioni soggettive, i complessi percettivi (Freud parla di Wahrnehmungscomplexe), che sono entità variabili, incostanti ed aleatorie che costituiscono i resti di ciò che si dice intorno alla «das Ding», entità che possono essere rammemorate dal soggetto mediante le… Continue Reading


Lidia Are Caverni, “Il cimitero delle conchiglie” (1969-1979), Orizzonti Meridionali – 2021, nota di Giorgio Linguaglossa

Lidia Are Caverni è per me un poeta capace di fare esperienza di una parola amica che riesce a recidere il legame tra linguaggio e cosalità, che riesce, nella superficie lucida e levigata delle parole, a superare le dicotomie tra il linguaggio poetico e il linguaggio speculativo, restituendoci una parola rotonda e integra che, andando… Continue Reading


Stelvio Di Spigno, poesie da “Minimo umano”, Marcos Y Marcos – 2020, con un appunto di Giorgio Linguaglossa

Stelvio Di Spigno possiede molto bene il linguaggio poetico, lo usa per fargli fare quello che lui vuole , i paesaggi sono ben descritti, i colori ben trattati, gli enjambement ineccepibili, lo stile prosastico anche, il punto di vista del soggetto ben fornito … ma, gli faccio una domanda: hai mai pensato a raccontare la… Continue Reading


Tre poesie di Francesco Paolo Intini da “Faust chiama Mefistofele per una metastasi”, Progetto Cultura – 2020, commento di Giorgio Linguaglossa

Francesco Paolo Intini è forse il poeta italiano che con più profondità e più severità costruisce le sue proposizioni poetiche mediante un sistema automatico di traslazione e tradimento del significato, con la sostituzione di quest’ultimo con un significato arbitrario. Il poeta pugliese parte dalla presupposizione che quando si costruisce una proposizione poetica non lo si… Continue Reading


Alcune poesie di Gino Rago da “I platani sul Tevere diventano betulle”, Edizioni Progetto Cultura, lettura di Giorgio Linguaglossa

Ho tra le mani il libro di Gino Rago, I platani sul Tevere diventano betulle. Conosco Gino Rago dal 1989. Lui, di Trebisacce, un paesone al confine tra la Calabria e la Basilicata. E voi sapete quanta forza, quanta tenacia, quanta dedizione alla poesia occorra per sopravvivere, come poeta, in quelle lande. Un poeta deve… Continue Reading


“I platani sul Tevere diventano betulle” di Gino Rago, Edizioni Progetto Cultura, Roma – 2020, letto da Giuseppe Gallo

Giorgio Linguaglossa nel commentare l’ultimo lavoro di Gino Rago, I platani sul Tevere diventano betulle, afferma che questo è “libro di viaggio”. Vero! Verissimo! Ma di che viaggio? La tipologia è vasta. Ogni uomo ha il proprio viaggio. A volte si parte per restare in se stessi, a volte per perdersi, altre volte per rientrare… Continue Reading


Mario Lunetta, una poesia da “Canzoniere della scomparsa”, Robin Edizioni, Roma – 2014, di Gino Rago

Partiamo da questo inedito (da lombradelleparole.wordpress.com, dicembre 2019) per noi scelto e proposto da Giorgio Linguaglossa per entrare nella poesia pensante di Mario Lunetta per poi approdare alla lettura delle poesie In mortem di Maria Pia Liti, scomparsa nel marzo 2013. Cartapesta Continuando ad abitare la sua casa di cartapesta di via Accademia Platonica come… Continue Reading