FIORITA DOPO UN ANNO Sul davanzale, nello spazio-tempo gioioso di una stella di Natale fiorita dopo un anno in questo tempo secolare che vuole per Natale un fiore nuovo per lo stesso amore, i miei pensieri indugiano e m’assale strana felicità, quasi un tremore che s’inoltra lentamente dai rossi petali ai caldi battiti del cuore… Continue Reading
I manieristi romani secenteschi: Carlo Maratta
Carlo Maratta nasce a Camerano, Ancona, nel 1625. Fin dal 1636 fu a Roma alla bottega di Andrea Sacchi, introdotto alla pittura di rigorosa accademia dallo studio sui Carracci. I modi del Sacchi restano tuttavia presenti insieme con gli accenti più tipici dell’accademia francese fin dalla prima maniera del Maratta. Della produzione anteriore al 1650… Continue Reading
Tre poesie di Tonino Guerra, nota di Claudio Marabini
Tonino Guerra informa che la sua poesia dialettale nacque nei campi di prigionia, gomito a gomito con alcuni compaesani. Nacque indubbiamente nel segno della nostalgia; ma soprattutto Guerra scopriva un mondo dai caratteri compiuti, nel quale il rimpianto diviene lacrima bruciata. Si può far coincidere quel mondo col paese natale (Santarcangelo, presso Rimini) e… Continue Reading
Dieci poesie di Alfredo de Palchi (dal 1947 al 2013) , commento di Donatella Costantina Giancaspero
Festeggiamo il 91° compleanno di Alfredo de Palchi il quale si è sempre dichiarato con orgoglio poeta italiano che vive negli Stati Uniti da più di cinquanta anni e che continua a scrivere in italiano. Dopo Sessioni con l’analista (Mondadori, 1967) opera pubblicata per il tramite della considerazione che di lui aveva Vittorio Sereni, la… Continue Reading
Tre poesie di Albino Pierro, nota di Giovanni Gaglio
Avviatasi in tono minore, con le prime raccolte in lingua (Liriche, 1946; Mia madre passava, 1955; Agavi e sassi, 1960), la poesia di Albino Pierro ha trovato risultati di considerevole livello nelle liriche in dialetto pubblicate dopo il 1960. Non cambiano i temi tra i due momenti. L’impiego del dialetto è legittimo, scrive Maria Corti,… Continue Reading
Arthur Rimbaud, “Una stagione all’inferno”: Notte dell’inferno
NOTTE DELL’INFERNO Ho ingoiato una colossale sorsata di veleno. – Tre volte benedetta l’idea che mi è venuta! – Mi bruciano Le viscere . Mi atterra la violenza del veleno, mi sfigura, mi torce le membra. Muoio di sete, soffoco, non riesco a gridare. È l’inferno, la pena eterna! Come si ravviva il fuoco,… Continue Reading
Note a Friedrich Hölderlin, di Roberto Taioli
Friedrich Hölderlin: l’originario appare solo nella sua debolezza, nel suo = 0. Il “celato” è a fondamento di ogni natura. Paradossalmente, dice Hölderlin, la “debolezza della natura rappresenta la sua “dote più forte”. Dalle parole di Hölderlin, piuttosto criptiche ed enigmatiche, sembra di capire, che il fondamento della poesia sia nel lato inespresso e debole… Continue Reading
Giovanni Orelli e il suo “allegro espressionismo”, di Maria Grazia Ferraris
“..sono Bubka che soffia,sbuffa/ in pista alla rincorsa per il salto con l’asta/ …Calandrino che nella corta buffa/ con le tre carte da un diavolo è giocato….Sono Arlecchino:/ tra calci in culo- aut aut- o schiaffi in faccia/ tertium non datur! Elegge la minestra; sono Caino/ randagio…Bertoldo diffidente…Socrate che al destino Santippe apre le braccia.”… Continue Reading
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