I Canti leopardiani: Alla sua donna

Il canto Alla sua donna fu scritto da Leopardi in sei giorni come risulta  dall’autografo del settembre 1823. Nelle Annotazioni  alle dieci Canzoni dell’edizione bolognese del 1824, il poeta ritenne opportuno far procedere loro in forma di comunicazione bibliografica: La donna, cioè l’innamorata, dell’autore, è una di quelle immagini, uno di quei fantasmi di bellezza… Continue Reading


Con Roth siam tutti figli dell’America. Se ne va il più meritevole cantore di un Occidente giunto alle soglie del suo smarrimento, che non ha saputo fare tesoro della sfida con le ideologie avversarie e con i mondi altri, di Giuseppe Lupo

Sarà per un gioco del destino o per una strana combinazione delle parti, ma come spesso accade, nell’anno in cui l’Accademia svedese ha deciso di non assegnare il Nobel per la Letteratura, è mancato Philip Roth, l’autore pluricandidato al premio, probabilmente il più meritevole tra gli esclusi d’eccellenza, alla pari con Jorge Louis Borges, che fu… Continue Reading


Cinque poesie di Gabriele Tinti da “Rovine”, presentazione di Gabriella Palli Barone

È forse vero che “anche le statue muoiono”, come scrive Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino , richiamando il titolo dal catalogo della mostra Anche le statue muoiono. Conflitto e patrimonio tra antico e contemporaneo. Titolo provocatorio soprattutto per noi che ci troviamo in questo straordinario Museo di Palazzo Altemps, luogo di memoria… Continue Reading


Omero e Euripide. Il mare colore del vino: porpora o indaco? di Furio Durando

  L’espressione οἶνοψ πόντος (òinops pòntos, cioè – letteralmente – “mare che agli occhi ha il colore del vino ) ricorre numerose volte nei poemi omerici. La sua arcana ed estraniante poeticità ha ispirato scrittori come Leonardo Sciascia, che nel 1973 vi si rifece per intitolare un proprio romanzo; e la sua difficile interpretazione ha… Continue Reading


Quattro poesie di Donatella Costantina Giancaspero da “Ma da un presagio d’ali” (2015), nota di Giorgio Linguaglossa

È domani Eppure è già domani a quest’ora fonda della notte, quando nei condomini i muri, che separano vita da vita, hanno spessori di silenzio e dalle strade il buio rimanda rare sirene, eco sorda di macchine. S’impiombano attoniti, nel vuoto, i binari della metro di superficie. È domani, e non vale la veglia ostinata,… Continue Reading


Giuseppe Gioachino Belli e il calamaio infranto del papista inquisitore, di Michele Rossitti

Con i suoi duemiladuecentosettantanove sonetti, Giuseppe Gioachino Belli riassume nel dialetto romanesco la vita borgatara e attraverso la verve di colorite pasquinate offre un quadro ironico, aspro e sadico, talvolta denigratorio della corruzione sotto il pontificato di Gregorio XVI, il Balneis Etruriae delle Profezie di Nostradamus.  Come Dante che nei canti ha lasciato tracce inconfondibili di… Continue Reading


Tre poesie di Giovanni Papini

Giovanni Papini, scrittore, saggista e poeta, nel 1903 fondò il Leonardo, la prima delle riviste a cui è legata la sua biografia, seguirono La Voce nel 1908 con Giuseppe Prezzolini, Lacerba nel 1913 con Ardengo Soffici, La Rinascita nel 1917. L’opera di Papini è stata per tutta la metà del ‘900 la presenza polemica più… Continue Reading


I Canti leopardiani: Il tramonto della luna

Come in altre poesie così in questa i vari aspetti della natura sembrano al Leopardi immagine e, potremmo dire, simbolo delle varie fasi della vita. La luna, in una notte tranquilla e solitaria, spande chiarore sulla campagna e vi suscita anche ombre, che allungandosi, creano vaghe figure e parvenze ingannatrici; poi, giunta all’orizzonte, scompare: ed… Continue Reading