Quattro poesie di Pasquale Vitagliano

pasquale_vitagliano

Che partita

mi inviti silente
a giocare?
A me, che
di giocarmi tutto
non vedo l’ora,
porgi la mano?
Ecco!
Hai avuto
la mia coppa
cieca.
Almeno bevi
la tua vittoria.
E invece,
hai riempito di sabbia
la mia coppa
vuota.

Non ho paura
di masticarla.

Ne farò crema
per i volti sopiti
dei miei riconoscenti.

“Me stesso ancora”

stava scritto sull’insegna
che hai strappato dal muro,
come un lampione fulminato in un
quartiere disteso e bianco di desolazione.

Me la sono ripresa,
staccandola dalla tua bocca,
tesa e accecante come una lama sul fianco.
E l’ ho stirata nel corpo di un’altra, e poi
me la sono cucita sulla pelle come due labbra.

Disteso come una lamina, rimetto a posto la via,
non più sperduta come un latrato, ma vociante
come lo stormo di passi che accorrono certi.

Metronomo di carne

Isola incidentale nella risacca di questo strame
cartaceo. Carte come carne di kebab da tagliare,
polvere come salsa che cola inesorabile sul collo.
Ad attendere che, prima delle mosche, qualcuno ne mangi.

Angolo ancillare, riposto sguardo sulla fame in fila,
a questuare al metronomo dei corpi discinti notti coniugali
respinte sui banchi quotidiani dei concerti stonati.
Non impedirmi di cancellare il corpo dall’indice sudicio della serialità.

Incendio

Tu sei il mio corpo.
Abbandonato, svanito,
sbiadito, rimpianto,
irriso, rinnegato,
Incancellabile.

Tu sei il mio seme,
il delta orlato sul
precipizio, il viadotto
carnale nel buio della neve
che cade indifferente e folle.

Fuma ancora sotto, il cuoio
battuto e bruciato come l’asfalto.

 Nato nel 1965, vive a Terlizzi (BA). Giornalista ed editor per diverse riviste locali e nazionali. Nel 2006 ha curato l’Antologia della Poesia Erotica Contemporanea (Atì Editore) per la sezione riservata a Italialibri. Sul settimanale Diva e Donna ha scritto per la rubrica Scandali e Passioni di Cinema, Musica e Letteratura. E’ presente in numerose antologie poetiche, tra le quali Pugliamondo curata da Abele Longo per Neobar (Edizioni Accademia di Terra d’Otranto) e Impoetico Mafioso, 100 poeti per la legalità e la responsabilità sociale, curata da Gianmario Lucini per le Edizioni CFR. Per la casa editrice Lietocolle ha pubblicato la raccolta di poesie Amnesie amniotiche (2009). Suoi scritti sono apparsi su Lapoesiaelospirito, Neobar, Reb Stein e Nazione Indiana. L’ultima silloge poetica è ” Come i corpi le cose”, LietoColle – 2013

 

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