Dieci poesie e tre haiku di Floriana Porta

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non c’è luogo
nella nostra memoria poetica
né un colore per matrice
su carta di fibre di gelso

un istante intiepidito
ancora addormentato
è ciò che vive
prima di sfaldarsi

si perché anche se sta morendo
disfacendosi, vive

*

il ventre dell’alba
era un sorriso abbrividito
di mille fiati notturni
illuminati a stento

un sentiero nell’aria
nel fogliame e nel vento

poco spazio per camminare
e troppo freddo tutt’attorno

*

un tempo breve
un unico sogno

a ripercorrere il cammino
lungo l’asse nord-sud

per unirsi alle terre, alle ombre
e alla polvere della sconfinata
distesa dell’empireo degli dèi

*

non si può distinguere
la sensibile eco
di colui che è guardato

e lo schiudersi
straniante e sospeso
di ciò che guarda?

sono parole tue

*

un fiore bianco
una nota d’acqua

odori di terra umida
stropicciata fra le dita

a mendicare un verso
vergine al tatto e purissimo

parole che fanno da sfondo
alle colline e al fiume

nella grazia ormai sfiorita
dove mi ritrovo chiusa anzi prigioniera

*

qualcosa in lontananza
ruota il palmo della mano
e sembra dirci qualcosa
su cosa sia la poesia

tra carne e carne
a mani giunte

*

ridursi a pura voce
raccontando con gli occhi
immagini costrette al gelo

trasformare le cicatrici
che cerco invano di baciare
in respiri veri vivi

condensando in un abbraccio
il tremore e la beatitudine
del mio respirare

*

imparerai ad ascoltare
il canto della carne
di bambini morenti
e l’odore della pelle
della nuda parola

imparerai a ricamare
ferite e lacerazioni
sangue e sudore
di terribili conflitti

imparerai a guardare
l’iride e la luce
di cui è intrisa
ogni resurrezione

*

il tempo del qui-e-ora
sembra che ci oltrepassi

un perimetro alato di vita
sul margine della poesia

a lasciar filtrare l’istantaneità
di geometrie, forme e vocali

a lasciar intravedere
scorci di cielo

*

terra e roccia
possiedono la stessa radice
scavando canali curvilinei
sulla superficie
di sempre e di domani

terra che si fa voce
dove l’orma
ha una sola vibrazione

terra che non conosce strada

e nello scorrere
che conduce a te
un tacito accordo
d’acque fossili

 

HAIKU

parola madre
fa defluire l’acqua
a lenti tocchi

*

corpi lacustri
è tempo di fermarsi
tra i relitti

*

tacite vette
qui l’ombra non esiste
ma le avvolge

Floriana Porta

fportaFloriana Porta è nata a Torino nel 1975 e ha pubblicato le raccolte di versi (poesie e haiku): Verso altri cieli (Digital Book – Edizioni R.E.I., 2013), Quando sorride il mare (AG Book Publishing Editore, 2014), Dove si posa il bianco (Sillabe di Sale Editore, 2014), L’acqua non parla (Libreria Editrice Urso, 2015) e Fin dentro il mattino (2015). Poesie dell’autrice e recensioni alle sue opere sono riportate in riviste e antologie, fra queste: Sogni e visioni – Collana DieciLune (Bel-Ami Edizioni), Luoghi di Parole V (Aletti Editore), Verrà il mattino e avrà un tuo verso (Aletti Editore), Habere Artem XVI (Aletti Editore), L’indice delle esistenze – I Ricordi (Aletti Editore), Tra un fiore colto e l’altro donato (Aletti Editore), L’indice delle esistenze – Le stagioni (Aletti Editore), NeoN-Avanguardie (de Comporre Edizioni), Haiku tra meridiani e paralleli (FusibiliaLibri Editore), Poeti Contemporanei della II edizione del Premio Letteratura Italiana Contemporanea 2014, Raccolta Antologica n. 14 Opera Uno e 500 poeti dispersi – Volume sesto (La Lettera Scarlatta Edizioni).  I temi principali della sua poetica sono: il tempo, le forze cosmiche e la ricerca dell’essenzialità. Collabora con diverse associazioni culturali, siti e blog letterari. Sito web www.florianaporta.it
5 commenti
  1. Per problemi tecnici Floriana Porta non riesce a commentare. Mi ha chiesto di riportare il suo commento:

    La poesia nasce spontanea come un fiore che non sceglie dove nascere, ma soprattutto segue l’interiorità di chi la scrive che per ognuno di noi è diversa. Sono comunque contenta che le poesie siano riuscite; si tratta di alcuni miei testi inediti che ci tenevo a pubblicare su questo autorevole sito. Buona giornata, Floriana

  2. Gli ultimi tre componimenti vengono qui presentati come Haiku ma non posseggono ne rispettano le logiche e le peculiarità della poetica Haiku.
    Se si vuol fare poesia o scrivere aforismi e/o pensieri filosofici va tutto bene, ma non si dovrebbero chiamare haiku.
    La poetica haiku è un tipo di poesia che sembra semplice ma, al contrario, è decisamente complessa.

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