“Il poeta alla griglia” saggio di Corrado Calabrò (ultima parte)

11. Quale espressione è più propizia alla comunicazione, rectius alla rivelazione poetica? La comunicazione pura, da pensiero a pensiero, non esiste. Così come, per converso, non esiste una comunicazione esclusivamente attraverso il linguaggio. Sulla scia del filosofo esistenzialista francese Maurice Merleau-Ponty, i semiologi distinguono tra parole parlate e parole parlanti. Le prime sono quelle inflazionate,… Continue Reading


Cinque poesie di Álvaro Mutis da “SUMMA DI MAQROLL IL GABBIERE”, Einaudi – 1993, a cura di Fabrizio Milanese

Nel panorama letterario latinoamericano dal dopoguerra ad oggi è assai difficile incontrare una poesia cosi inquietante e pervasa dal mistero quale quella di Álvaro Mutis. Scrittore e poeta di origine colombiana e naturalizzato messicano (Bogotà, 1923 – Città del Messico 2013) ha ottenuto numerosi riconoscimenti e vinto premi in tutte le parti del mondo. Nella sua poetica… Continue Reading


“La luce delle crepe” di Luciano Nota letto da Paolo Ruffilli

(originally posted by: “Poetarum Silva”, 10/11/2016) Luciano Nota, La luce delle crepe Scrivendo della poesia di Luciano Nota, sottolineavo già in passato il richiamo a una forza primigenia, a una “naturalezza” del profondo, voce archetipica e delle origini, ispirazione autentica, a marcare in modo originale la vocazione dell’autore. Quella notazione critica mi pare confermata con ancor… Continue Reading


Tre poesie di Arthur Rimbaud da “Illuminations”

Nel 1871, nella Lettera del veggente Arthur Rimbaud annuncia una nuova poetica: il poeta deve “farsi” veggente, deve coltivare la sua anima a prezzo di “ineffabili torture”, deve distruggerne l’ordine apparente e disintegrarla per ritrovare il caos. Il poeta è colui che attinge l’ignoto, il mistero, l’Assoluto. Il poeta possiede la parola e in questo consiste… Continue Reading


“Il poeta alla griglia” saggio di Corrado Calabrò (terza parte)

7. Ma basta col grattare la tela; proviamo a darle una ripitturatina. Pur dopo ogni considerazione detrattiva resta difficilmente contestabile che la parola poetica nella sua classica significazione appare, se scritta ai nostri giorni, insopportabilmente pretenziosa. Dai tempi di Omero, di Dante, di Shakespeare, la parola ha subito un irrecuperabile processo di designificazione. Ai levigati… Continue Reading