Distanze

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Resta poco
dopo aver parlato alle piante.
Seduto in disparte
o ti alzi o rimani.
Se pensi di fiatare ai sassi
o rimani o ti alzi.
Se resti, colui che non ti crede,
sosta attonito a guardarti.
Tocca il femore e la tempia,
a tratti il piede.
Se ti alzi, fa un sorriso,
liscia il cane e ti chiede di tornare.
Spiego al cane l’indifferenza.

Luciano Nota

6 commenti
  1. Un dialogo visivo-tattile che crea un senso di “sospensione” in chi legge, è la consapevolezza di un attraversamento quasi spettrale fra piante e sassi e sguardi, percepiti come indifferenti al nostro passaggio, eppure…

  2. Tutto l’andamento di questa poesia, dall’attacco sobrio e “per sottrazione”, alla chiusa di grande efficacia – tra spiazzamento e constatazione – giunge a me come un invito alla resa in un’altra lingua, proprio in virtù del suo alto valore espressivo. Grazie,
    Anna Maria

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