AI LETTERATI CONTEMPORANEI
Vi vedo: esistete, continuiamo ad essere amici,
felici di vederci e salutarci, in qualche caffè,
nelle case delle ironiche signore romane…
Ma i nostri saluti, i sorrisi, le comuni passioni,
sono atti di una terra di nessuno: una … waste land,
per voi, un margine, per me, tra una storia e l’altra.
Non possiamo più realmente essere d’accordo: ne tremo,
ma è in noi che il mondo è nemico al mondo.
A COSTANZO
Idiota! Cercami dei seguaci, inventarmi una cerchia?
Io non credo nell’esistenza del tuo mondo,
dove si cercano seguaci, dove s’inventano cerchie.
Sei un cadavere: e mi credi con te in una tomba.
A GEROLA
Stilistico anche tu! Anche tu filologo!
Fino a ieri eri uno dei cento poeti incerti:
adesso fai elenchi di aggettivi, fissi origini,
sei sensibile ai clic, individui spie;
e scopri come implicito l’esplicito,
dimostri non poesia le mie non poesie.
A ME
In questo mondo colpevole, che solo compra e disprezza,
il più colpevole son io, inaridito dall’amarezza.
taglienti, amari e veritieri. ieri come oggi. forse come sempre.