Quando si rivoltano le zolle al campo
Quando si rivoltano le zolle al campo
è un luccicare di pepite brune
Vero è che le ombre a ridosso
del solstizio si allungano più in fretta
L’età dell’oro ha vita breve
Pure vero che un autunno così estivo
non lo si vedeva da decenni
Ho le carte in regola per dirlo
– quasi un vezzo –
con l’occhiale in punta di naso
Maria Grazia Di Biagio
Grazie, Luciano! Sorpresa e compiaciuta che ti sia piaciuta.
E come potrebbe non piacere un simile gioiello? C’è una tale gamma di colori caldi!.. E quanto c’è di quel Cardarelli che tu ami tanto… “L’età dell’oro ha vita breve”: è vero, ma non c’è scoramento in questi versi, piuttosto una pacata, dolcissima accettazione dello scorrere del tempo e un invito (soave, posso dirlo?) ad aprire i sensi, ad assaporare il molto che la nostra natura, per quanto caduca, ci offre. Grazie, davvero
Ho grande interesse alla tua raccolta inedita inviatami alcuni giorni fa. Ho letto e riletto, ho colto, come un fiore, che questa è la poesia base dell’intera raccolta, a cui tutto si lega, a cui tutto si rompe. Rottura dovuta al tuo versificare innovativo, ma sempre attaccato al muscolo cardiaco del canto. Deflagrazione di ritmi essenziali e fruttuosi.
Poesie come atto raffinato d’amore verso gli altri
Un abbraccio
Lucia
Complimenti vivissimi a un’autrice da leggere e rileggere, l’inedito qui sopra profuma di ricchezza, di scrittura inappuntabile.
Probabilmente Maria Grazia Di Biagio è una delle migliori della sua generazione . Speriamo che la critica più avveduta se ne accorga .
leopoldo attolico –
Vi ringrazio tutti, dal profondo del cuore, a me basta la vostra stima.
Io non so se “ho le carte in regola per dirlo” ma questa è una poesia destinata a segnare uno spartiacque: “un luccicare di pepite brune”, l’ultimo barlume della memoria della civiltà contadina immersa nella leggendaria età dell’oro e l’ignoto futuro che ci attende visto però “con l’occhiale in punta di naso”. La punta di diamante sta nell’inciso “- come un vezzo -“ che stempera ogni eccessiva preoccupazione e apre alla fiducia, umanissima fiducia riposta nel gesto quotidiano, semi-inconsapevole.