PRIMA DEL VIAGGIO
Di lui si dice: spazio.
È facile definirlo con questa sola parola,
assai più difficile con molte.
Al tempo stesso vuoto e pieno di ogni cosa?
Chiuso ermeticamente, benché aperto,
dato che nulla
può sfuggire ad esso?
Dilatato all’infinito?
Ma se ha un fine,
con cosa, diamine, confina?
Sì, sì, d’accordo. Ma ora dormi.
È notte e domani ti aspettano cose più urgenti,
perfette per la tua misura definita:
toccare oggetti collocati vicino,
lanciare occhiate a una distanza voluta,
ascoltare voci accessibili all’orecchio.
E in più questo viaggio dal punto A al punto B.
Decollo alle 12.40, ora locale,
e il volo sopra matasse di nubi del posto
lungo una sottile striscia di cielo,
una qualunque all’infinito.
Brava Silvana per la scelta di “prima del viaggio” Roberto
L’ha ribloggato su alessandrapeluso.