Una poesia di Apollinaire tradotta da Luciano Nota

apollinaire-758053

NUIT RHENANE

Mon verre est plein d’un vin trembleur comme une flamme
Écoutez la chanson lente d’un batelier
Qui raconte avoir vu sous la lune sept femmes
Tordre leurs cheveux verts et longs jusqu’à leurs pieds

Debout chantez plus haut en dansant une ronde
Que je n’entende plus le chant du batelier
Et mettez près de moi toutes les filles blondes
Au regard immobile aux nattes repliées

Le Rhin le Rhin est ivre où les vignes se mirent
Tout l’or des nuits tombe en tremblant s’y refléter
La voix chante toujours à en râle-mourir
Ces fées aux cheveux verts qui incantent l’été

Mon verre s’est brisé comme un éclat de rire

NOTTE RENANA

Come fiamma è il mio colmo bicchiere di vino tremolante
Udite la canzone pigra di un battelliere
Dice d’aver  visto sette donne sotto la luna
Piegare i loro capelli verdi e lunghi fino ai piedi

Cantate forte issati agitando un girotondo
Che io non senta più il  canto del battelliere
E tutte le giovinette bionde mettetemele  a fianco
Dallo sguardo stabile e le trecce raccolte

Il Reno il Reno è sbronzo dove si riflettono le vigne
Tutto l’oro delle notti cade vacillando a specchiarsi
La voce canta sempre come affanno morente
Quelle fate dai verdi capelli che stupiscono l’estate

S’è frantumato il mio bicchiere come uno scoppio di risate

4 commenti
  1. La gioiosa vitalità dell’Autore mi sembra ben restituita da Luciano , soprattutto nell’aggettivazione . Un bel lavoro a due mani .
    leopoldo attolico –

  2. Il Reno è inesorabile come il tempo e trascina con sé ogni cosa e il poeta è costretto nell’ultima strofa quasi a registrare la propria stagione, lo scorrere inesorabile della memoria allucinata, resa scattante e profondamente vivace nella traduzione di Luciano Nota.

  3. Gran bel lavoro davvero quello di Luciano, e non solo nella scelta degli aggettivi. Solo il primo verso mi convince un po’ meno rispetto a tutto il resto. Io, con maggiore aderenza all’originale, avrei preferito un “Il mio bicchiere si riempie d’un vino che tremola come una fiamma”… ma questa è solo una mia quisquiglia di cui chiedo venia!

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