Gamme di confezioni simili alla carne in scatola incominciano a circolare anche nel Belpaese. Ciascuna riporta una scritta plurilingue che attesta con pignoleria poliziesca “Contenuto netto gr. 30. Conservata al naturale. Prodotta e inscatolata nel maggio 1961”. La carta bianca dell’involucro è punteggiata Piero Manzoni a garanzia qualità. Sopra, ogni sottovuoto è autografato e reca… Continue Reading
Lo spazio pubblico fra laboratori e architetture a partire da Raymond Carver, di Michele Rossitti
Se Firenze di Santa Maria del Fiore ritrova l’inflorescenza in Brunelleschi, allora l’arte visiva è area di indagine a alta ebollizione di libertà, si spera a costi contenuti. Spunti che in principio paiono sfide o esperimenti in vitro escono dalle provette dei neuroni e in futuro dovrebbero concludere i cantieri sorti nella mente. Il ritardo… Continue Reading
Pablo Neruda e l’oscura fosforescenza di una primizia, di Michele Rossitti
Il quindici maggio, cessata la grandine, durante la conta dei danni alle serre, nella chiusa a margine degli impianti irrigui trovo due pulli di gazza che il tornado ha scaraventato col nido, dopo aver divelto i rami di un’acacia. Sistemo la prole in un cartone, al tiepido, dopo aver disposto una lettiera di segatura. Vinto… Continue Reading
Corrado Alvaro e le elegie per i militi ignoti di San Martino, di Michele Rossitti
A volte si vorrebbe scrivere una lettera anche se ormai è demodé e, se l’esser felici diventasse virale, in mezzo alle righe, bisognerebbe capire che, dietro l’apparenza di un sorriso, la vita è stata difficile nonostante il peggio lo si nasconda, perché la parte migliore di sé è fuggita con l’altro cuore. Senza plagiarsi su… Continue Reading
Hermann Hesse e il pellegrinaggio nelle linfe segrete del sacrificio, di Michele Rossitti
Soltanto la certezza che il suo sguardo basti da solo a rendere grande il lupo consola l’incapacità a trasfigurarlo licantropo pacifico in trecce e pelle di daino mentre scruta con rammarico gli ecomostri e li sconta con Toro Seduto, Geronimo e Capo Giuseppe. Orfano di domani, il suo cucciolo in via di estinzione commuove, perciò,… Continue Reading
Il minus habens e l’inutilità previdenziale nelle opere di Michail Bulgakov e Thomas Bernhard, di Michele Rossitti
La Flagellazione di Piero Della Francesca distingue nel pavimento a riquadri l’unicità del punto di fuga, cioè la proiezione del punto di vista sul quadro prospettico. È l’unica verità a conciliare gli studiosi che, altrimenti, nelle monografie intavolano accesi dibattiti sull’identità dei personaggi. Tre figuranti stanno fermi e congelati in disparte come le architetture che… Continue Reading
L’addio di Antoine de Saint-Exupéry ovvero l’illeso prodigio perdurante in ogni età, di Michele Rossitti
In principio era un seme minuscolo in balia della bufera, poi il cielo l’ha deposto sul brandello del litorale. Il seme si è rotto, ha germinato ferro per diventare pian piano un uccello che si protrae al blu, non per sfidarlo ma sfiorarlo con gli alettoni, l’uragano è stato il suo concime. Il carrello di… Continue Reading
Aligi Sassu e la rivista “Corrente”: gli “Uomini rossi” tra mitologia antifascista e via crucis delle foschie luminose, di Michele Rossitti
L’avvicinamento al secondo futurismo e la precoce ammissione alla Biennale costituiscono per Aligi Sassu, appena sedicenne, lo stimolo a dipingere il ciclo degli “Uomini rossi” agli inizi del Trenta. La novità cromatica decide che al pianeta delle tinte scure tremendamente volumetriche, tipiche del Novecento italiano tanto in voga, si faccia spazio una tecnica dove il riempimento… Continue Reading
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