La commissione di censura del Ministero del Turismo e dello Spettacolo bloccò Salò e le centoventi giornate di Sodoma e il film venne dato a Parigi venti giorni dopo la scomparsa del regista dei claustrofobici Teorema e Porcile. Nella pellicola il classico di De Sade è innestato all’harem di una perversione intus et in cute… Continue Reading
“La camicia rossa e il pantalone di velluto” di Maria Grazia Trivigno
Il sole si alza sempre vigoroso in cielo il martedì mattina, sfoggia il vestito della festa anche lui, perché è il martedì dopo Pentecoste. Giorno di pranzo da gran signori, e anche se è un giorno qualsiasi della settimana, non c’è nessuno per i campi a lavorare, o nelle botteghe, tutti disertano per quel giorno… Continue Reading
Poesia lucana del dopoguerra: due poesie di Nicola Scarano, a cura di Giovanni Caserta
Nell’immediato dopoguerra, in clima di ricostruzione, il Sud fu al centro del dibattito politico- culturale, quale terra da redimere. Sotto la suggestione creata dalla pubblicazione del “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi, la Basilicata, meglio conosciuta col nome di Lucania, fu oggetto di ogni attenzione. Sociologi italiani e stranieri, cineasti, giornalisti, pittori,… Continue Reading
Michela Murgia, “Accabadora”, Torino, Einaudi – 2009 -, letto da Dante Maffia
La Sardegna non finisce di sorprenderci con i suoi scrittori capaci di portare le millenarie tradizioni dentro il fuoco vivido dell’attualità. Marcello Fois, Salvatore Niffoi, Salvatore Mannuzzu, Milena Agus hanno rinverdito un solco che nato da Grazia Deledda, vasta e inesauribile in tanti aspetti poco frequentati dei suoi libri, e transitato attraverso le esperienze indimenticabili… Continue Reading
Sei poesie di Salvatore Quasimodo
Salvatore Quasimodo (Modica, 1901 – Napoli, 1968) vinse il Premio Nobel del 1959, destando la rabbia di Giuseppe Ungaretti. Proprio come in Ungaretti, l’ermetismo lascia trasparire il dramma civile ed esistenziale rappresentato dallo sconvolgimento bellico. Trovano spazio nella sua poetica i temi più vari: la lacerazione dovuta all’abbandono delle calde terre del sud , l’impegno… Continue Reading
“La nostra meta è quella scritta blu”, di Maria Grazia Trivigno
Passiamo il ponte sul Naviglio Grande, l’acqua è piatta come in quelle sere che Lei ci potrebbe impazzire. La scritta blu è sempre più vicina: Tango, c’è scritto in corsivo. Un posto come tanti, apparentemente. Ma si respira famiglia, c’è l’albero genealogico del jazz alle pareti, Nico, Giamma, Cassa e gli altri sono bruscamente… Continue Reading
Cinque poesie di Vincenzo Cardarelli scelte da Maria Grazia Trivigno
Tarquinia 1887 – Roma 1959 Tra le più significative voci poetiche del primo Novecento italiano, Vincenzo Cardarelli fu poeta, giornalista e scrittore. Letterato austero, preferì il nome Vincenzo al suo nome vero, Nazareno, forse per l’italianità così spontanea che esso reca. Di origini illegittime e umili, l’età infantile fu per lui dolorosa. Il padre avrebbe… Continue Reading
Alessandro Manzoni, Inni Sacri
LA PASSIONE O tementi dell’ira ventura, Cheti e gravi oggi al tempio moviamo, Come gente che pensi a sventura, Che improvviso s’intese annunziar. Non s’aspetti di squilla il richiamo; Nol concede il mestissimo rito; Qual di donna che piange il marito, È la veste del vedovo altar Cessan gl’inni e i misteri beati, Tra cui… Continue Reading
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