Edvard Munch, Bacio alla finestra – 1892, National museet for kunst di Oslo
La casa dei doganieri
Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t’attende dalla sera
in cui v’entrò lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostò irrequieto.
Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non è più lieto:
la bussola va impazzita all’avventura
e il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell’oscurità.
Oh l’orizzonte in fuga, dove s’accende
rara la luce della petroliera!
Il varco è qui? (Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende …)
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.
Eugenio Montale
L’ora liquida correva alla sorgiva
Quel corpo transizionale alla vita
prima della vita era conferma
di un primitivo moto impresso
in una visione di purezza
roccia coralligena nel selvatico
laboratorio. E il gelo – la veggenza –
germogliava la morsa della fame
ove una presa di sale era sufficiente
a far sapida ogni moncanza.
L’ora liquida correva alla sorgiva
non la trattenevi non era
la levatrice a togliere di bocca
le parole ma le parole a togliere lei
alla bocca dello stomaco nella sera
dove la rosa divampa sul viso
mi divampa acqua scura e mi viene
al mondo con sortilegio e non è il sole
a sorgere su quei mari io ricordo
io ricordo solo i tuoi capelli nel gorgo.
Maria Grazia Insinga
Valse nu
Ho avuto un amore come questo
tutto, tutto nelle mani
sudato, fremente
sempre a parlare ai sensi con l’anima
e all’anima coi sensi
nudo mai osceno, santo, totale
un amore di quelli che non inizia
ma prorompe
che mai finisce, solo
non e’ mai uguale.
Ho avuto un amore
che niente sembrava inutile
inadeguato o proibito
che nessun minuto poteva sprecare
che poteva aspettare ore
mai si spegneva nell’attesa
tutto questo ho avuto
e quindi ho avuto tutto, tutto.
Sono ricca, anche adesso
che lui e’ andato
fruscia la sua pelle nel ricordo, sulla mia
suona la melodia della sua voce
nella mia testa
e mi invita ancora
a fare festa perché
ho conosciuto un amore come il mio.
Anna Bertini
Si amarono, ma che dici!
Si amarono, ma che dici!
Solo perché si incontrarono qualche volta
e poi si salvarono ognuno con la fuga?
Proprio il contrario di quel che si dice,
questo distruggere la vita
con le parole facili.
Cesare Viviani
Ebbra
Ora tu qui / alchemica mistura
ed il pallore si farà dunque rubino
fecondo di ebrezza e dolci attese
paghe di amplessi e di sorprese
Nata appena / come d’uva il mosto
Appena sorta / com’alba da tramonto
Schiusa / pistillo da corolla:
liquida / com’acqua di sorgente
Tempo è di berci / chimerico piacere
tempo è di sorsi, aliti ed essenze:
il tuo fiato da noi trasfonde
e si alimenta
e ne accresce l’orlo e lo trabocca
Vendemmia di pelle / occhi negli occhi.
Se è tutto inganno
inganno sia
perché è questo
il più dolce annegamento.
Valeria Serofilli
Il caffè
Dentro l’odore del caffè avverto
una voce sbarazzina, un colpo di tosse,
il vezzo della mattina che ha limpide
iridi e si diverte a svegliare i languori.
Anche nel suo aroma
ti abbraccio
e sento il tuo petto palpitare
con fresche stille di latte.
Dante Maffia
Grata di essere qui in strepitosa compagnia.
“io ricordo solo i tuoi capelli nel gorgo” .. molto bella.. complimenti Maria Grazia
Grazie infinite Stefano!
Complimenti ad ognuno di voi, testi molto belli.
Grazie a coloro che hanno apprezzato e coloro che hanno permesso di esprimerci in questa compagnia di grande valore! Giornate di testi splendidi bravi