Jacques Prévert (1900-1977) nacque a Neuilly-sur-Seine e crebbe a Parigi nel popolare quartiere di Saint-Sulpice, in un ambiente piccolo borghese e bigotto al quale fin da giovane si ribellò deridendone convenzioni e ipocrisie. Dopo studi irregolari e piccoli lavori nei bazar, il servizio militare lo portò in turchia, nel 1921, alla presa di Costantinopoli, da cui tornò antimilitarista convinto, odiando divise e generali, guerra e cannoni. Rientrato a Parigi partecipò al movimento surrealista e ne condivise sogni e ribellioni. Ma Parigi stava cambiando e nel fermento politico e sociale degli anni 30 Prévert partecipò intensamente alla vita culturale della città, curioso e disponibile a ogni iniziativa. Il suo talento emerse nell’intensa attività teatrale e cinematografica. L’incontro con il regista Marcel Carné dette vita a capolavori quali Quai des brumes e Les enfants du Paradis. Un’altra straordinaria collaborazione fu quella con Joseph Kosma, che musicò i testi delle sue celebri canzoni (Barbara, Les feuilles mortes) interpretate da cantanti come Juliette Gréco e Yves Montand. L’intensa attività per il cinema non impedì a Prévert di continuare e perfezionare il suo lavoro di scrittore. Nel 1946 pubblicò Paroles; una raccolta di ottanta poesie, molte delle quali inedite. Fu un successo immediato e clamoroso, senza precedenti per un poeta. Si ripetè per tutte le raccolte successive. Ribelle e romantico, tenero e caustico, poeta della gente comune, cantore della “semplice” poesia della vita, Prévert seppe conquistarsi senza fatica una popolarità che forse non ha uguali in tutto il Novecento.
PARIS AT NIGHT
Trois allumettes une à une allumées dans la nuit
La première pour voir ton visage tout entier
La seconde pour voir tes yeux
La dernière pour voir ta bouche
Et l’obscurité tout entière pour me rappeller tout cela
En te serrant dans mes bras
PARIS AT NIGHT
Tre ardenti fiammiferi uno per uno nel buio
Il primo per vederti il viso intero
Il secondo per avvistarti gli occhi
L’ultimo per scorgere la tua bocca.
E l’intera notte per rievocare tutto
mentre ti abbraccio
IMMENSE ET ROUGE
Immense et rouge
Au-dessus du Grand Palais
Le soleil d’hiver apparait
et disparait
Comme lui mon coeur va disparaitre
Et tout mon sang va s’en aller
S’en aller ° ta recherche
Mon amour
Ma beauté
Et te trouver
Là où tu es
STERMINATO E ROSSO
Sterminato e rosso
Sopra il grande Palais
Giunge il sole d’inverno
E fugge
Come lui il mio cuore svanirà
E tutto il mio sangue uscirà
Andrà in cerca di te
Mio amore
Mio splendore
E ti ritroverà
Ovunque tu stia
FIESTA
Et les verres étaient vides
et la bouteille brisée
Et le lit était grand ouvert
et la porte fermée
Et toutes les étoiles de vetre
du bonheur et de la beauté
resplendissaient dans la poussière
de la chambre mal balayée
Et j’étais ivre mort
et j’étais feu de joie
et toi ivre vivante
toute nue dans mes bras
FESTA
Erano vuoti i bicchieri
e la bottiglia distrutta.
Il letto spalancato
la porta chiusa
E tutte le stelle di lastra
della grazia e della delizia
brillavano nella polvere
della stanza mal pulita
Ero ubriaco morto
e fiamma vivace
e tu ubriaca viva
svestita tra le mie braccia
(Traduzione di Luciano Nota)
Un trittico dei sensi che fonde con equilibrio i due volti dell’amore, quello carnale e quello spirituale. Traduzione egregia, Luciano, fedele, coinvolgente.