“Le chat” di Charles Baudelaire tradotta da Luciano Nota

il gatto

LE CHAT

Viens, mon beau chat, sur mon coeur amoureux;
Retiens les griffes de ta patte,
Et laisse-moi plonger dans tes beaux yeux,
Melés de métal et d’agate.

Lorsque mes doigts caressent à loisir
Ta tête et ton dons élastique,
Et  que ma main s’enivre du olaisir
De palper ton corps électrique,

Je vois ma femme en esprit. Son regard,
Comme le tien, aimable bete,
Profond et froid, coupe et fend comme un dard,

Et, des pieds jusques à la tête,
Un air subtil, un dangereux parfum
Nagent autour de son corps brun.

 

IL GATTO

Vieni, bel gatto, sul mio cuore infatuato
ritrai le grinfie della zampa
e lasciami immergere nel tuo occhi ben fatti
rigati d’agata e metallo.

Quando la mano s’abbandona a sfiorare
il tuo capo e il tuo dorso sciolto
e la palma s’accende al gusto di toccare
il tuo corpo mosso,

rivedo la mia donna in soffio. Il suo sguardo
come il tuo, amabile bestia
profondo e freddo, affilato e solcato come un dardo.

E, dai piedi sino alla testa
un’aria fine, un ostile profumo
naviga il suo corpo oscuro.

Charles Baudelaire (traduzione di Luciano Nota)

6 commenti
  1. Uno dei migliori sonetti che Baudelaire ha dedicato all’animale (non è l’unico)che di più indaga il mistero del vivere e nei suoi occhi si leggono molte verità perché il felino per antonomasia incarna la complessità del quotidiano, i suoi tormenti, la duplicità psicologica e anche sessuale soprattutto se lo si avvicina alla burrascosa storia d’amore con Jeanne Duval, la sensuale cantante mulatta, di cui nel testo vi sono molti riferimenti che la traduzione rende a meraviglia. Come in Poe che Baudelaire tradusse in francese, il gatto attraverso continue metamorfosi sperimentali ha la forza di prendere con la sua zampa il polso umano e condurre chi scrive ad accedere all’eternità più di qualsiasi altra giostra erotica a cui è meglio contrapporre un’avarizia onanistica, mai appagata o vissuta del tutto, ma nel contempo estranea a ogni bestialità.

  2. Uno dei rarissimi casi in cui la traduzione poeticamente supera persino il testo originale. Tre soli versi per esempio: “il tuo capo e il tuo dorso sciolto” è più musicale e seducente di “Ta tête et ton dons élastique” e così pure i rispettivi due versi di chiusura…

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