Scoppiata la rivoluzione del 1799 a Napoli e proclamata la Repubblica napoletana, il Comitato provvisorio lanciò l’idea di un catechismo, cioè di uno scritto che, costruito per domande e risposte, in forma semplice, ma sempre precisa e non ambigua, spiegasse al popolo che cos’era la Repubblica napoletana e su quali principi si fondasse. Vincitore risultò… Continue Reading
La paura per la libertà. Così nacque il Cristo si è fermato a Eboli, di Giovanni Caserta
Una parentesi quasi oscura, avvolta in un alone di mistero, rimaneva la permanenza di Carlo Levi a Firenze. La cosa pesava particolarmente, considerato che a quei mesi di forzato isolamento, tra l’inverno del 1943 e l’aprile del 1945, avvenne che egli scrivesse il Cristo si è fermato a Eboli. Solo a frammenti si veniva a… Continue Reading
Autori lucani: Emanuele Duni, di Giovanni Caserta
Francesco Duni, maestro di cappella della cattedrale di Matera, ebbe quindici figli, essendosi sposato due volte. Tutti furono avviati agli studi di giurisprudenza e della musica. Alcuni furono sacerdoti; le figlie furono suore. Nella musica brillarono Egidio Romualdo (1708-1775), morto a Parigi, e Antonio (1700 circa-1766 circa), morto a Schwerin, in Germania. Nel campo degli… Continue Reading
Nel 750° della nascita di Dante: Ma già volgeva il mio disio e ‘l velle […] l’amor che move il sole e l’altre stelle (Paradiso, XXXIII, vv. 143-145), di Giovanni Caserta
Salito nel cielo Empireo, quando ancora credeva di avere a fianco Beatrice, Dante si accingeva., al solito, a far domande su cose “di che la mente sua era sospesa”. Ma, girandosi su un lato, con somma sorpresa scopriva che, al suo fianco, non c’era più Beatrice. “Credea – dice – veder Beatrice, e vidi un… Continue Reading
Nel 750° della nascita di Dante: Cesare fui e son Giustiniano… (Paradiso, VI, 10), di Giovanni Caserta
Come è stato sempre ricordato, i tre canti sesti della Divina Commedia sono tutti dedicati al tema politico. Nell’Inferno è Ciacco a parlare della corruzione di Firenze. Ciacco è peccatore del peccato di gola, ritenuto, in un Medioevo afflitto dalla fame, uno dei vizi più pericolosi. Lo dice l’aggettivo “famelico”, ancor oggi in uso. La… Continue Reading
Nel 750° della nascita di Dante: Uomini poi, a mal più che a bene usi… (Paradiso, c. III, v. 106), di Giovanni Caserta
Personalità prepotente e aggressiva, Dante è anche il creatore di poche, ma delicatissime figure femminili, in cui riflette quel bisogno di amore, delicatezza e gentilezza, che sicuramente non riuscì a dargli Gemma Donati, la quale non solo non compare mai come destinataria dei versi del marito, ma, sul piano umano, non riuscì a capire quanto… Continue Reading
Giovanni Caserta, a proposito di Natale, Rozzano…
Confronto, tolleranza, rispetto, senso di responsabilità? Un Natale atteso, aperto alle sensibilità e alla diversità di culture diverse, è possibile nel Bel Paese che si ritrova davanti al presepe o sotto l’albero, tra muschio e cammelli, zampognari e jingles, palline multicolori, luci al led o fiammelle di candele, dolci con una passa e sorsi di… Continue Reading
Nel 750° della nascita di Dante: E se licito m’è, o sommo Giove, […] son li giusti occhi tuoi rivolti altrove? (Purgatorio, VI, vv. 118-120), di Giovanni Caserta
Come è noto, ogni canto sesto della Divina Commedia fu da Dante dedicato alla questione politica, e, in particolare, allo status politico del tempo, visto nelle diverse articolazioni territoriali. Il canto VI dell’Inferno fu dedicato alla condizione di Firenze; alla condizione dell’Italia, invece, fu dedicato il canto VI del Purgatorio; alla condizione dell’Impero, e quindi… Continue Reading
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