Das Ende glaubt uns den Anfang (Paul Celan, Das Nichts, vv. 5-6) Rem tene, verba sequentur non ha più senso. Ventidue secoli dopo la massima catoniana vediamo infatti ogni giorno più spesso e più numerosi gli esseri umani annaspare nell’urgenza di esprimere, trasmettere, comunicare contenuti (res) che non trovano forma di verba. Un’afasia di ritorno… Continue Reading
Morir di non amore, di Francesco M. T. Tarantino
Morire della solitudine più nera abbarbicato alla rocca, ad un mondo chiuso in se stesso, dove lo sguardo non raggiunge che monti e paesi vicini, qualche camion in autostrada e la statale con una vettura ogni tanto, un paio di cavalli e ciminiere, senza una donna da immaginare, o, forse, pensata irraggiungibile e castrante, al… Continue Reading
“Caro nipotino mio” di Umberto Eco, da L’Espresso, dicembre 2014
Caro nipotino mio, non vorrei che questa lettera natalizia suonasse troppo deamicisiana, ed esibisse consigli circa l’amore per i nostri simili, per la patria, per il mondo, e cose del genere. Non vi daresti ascolto e, al momento di metterla in pratica (tu adulto e io trapassato) il sistema di valori sarà così cambiato che… Continue Reading
James Joyce e il “disastroso” soggiorno romano, di Marco Onofrio
Joyce odiò Roma. Gli bastarono sette mesi e sette giorni di soggiorno, dall’agosto 1906 al marzo 1907, per averne a noia l’atmosfera, la confusione, la dispersività. Va detto però che la parentesi romana – una sorta di esilio nell’esilio triestino – coincide con il periodo più buio e desolato della sua vita. Il concetto negativo… Continue Reading
Concita De Gregorio, “Così è la vita – imparare a dirsi addio”, Einaudi, letto da Dante Maffia
Quando ho finito di leggere questo libro sono rimasto frastornato, con dentro un ribollire di sensazioni e perfino di percezioni che mi pareva di avere attraversato tempo prima, ma che mai avevo coagulato in qualcosa di concreto, in una idea, in un ragionamento, a parte l’impossibilità di affermare con certezza se si tratta di un… Continue Reading
Le “Comete” di Paolo Ottaviani
COMETE E COMETE Ho immaginato di dare a ciascuna di queste poesie in forma chiusa il nome astronomico di cometa. La suggestiva ma certamente illusoria analogia con il corpo celeste valica ogni limite di inverosimiglianza se mi sorprendo a considerare come la testa di quei fenomeni luminosi vaganti nello spazio potrebbe essere rappresentata dai nove… Continue Reading
Vincenzo Consolo e le ombre del passato, di Dante Maffia
Vincenzo Consolo è uno di quegli scrittori siciliani che avendo lasciato da lungo tempo la propria isola se ne appropriano, poi, con una forza maggiore di quelli che non se ne sono mai allontanati. Vivono quel “dentro e fuori” di cui parlò magistralmente in un suo libro Nello Sàito, e ricostruiscono luoghi e figure dell’infanzia… Continue Reading
“Tra gli angoli del tempo”, VI e-Book de “I Quaderni di Érato”
…la stanza è coniugata al ritmo dell’esistenza, all’età, alle stagioni, ai vissuti, in una parola alla temporalità e sovranità del’accadere, alle figure della memoria, al depositarsi del flusso della vita in urne di senso, in interiorità esistenziali. La stanza non è solo un contenitore, ma nel suo darsi sintetico e immediato al volto del soggetto smarrito e perduto, rappresenta un… Continue Reading
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