Tre poesie di Lucia Gaddo Zanovello da “Asincrono scacchiere – Poesie scelte (1962-2015)” a cura di Giorgio Linguaglossa, Edizioni Progetto Cultura – 2016

downloadQuesta Antologia del percorso poetico quarantennale di Lucia Gaddo Zanovello testimonia il tripudio della gioia e della acedia, dell’ombra, della obscuritas, e della luce dell’alba, della tristitia, della gioiosa jocunditas e della cura. Lo spirito di questa poesia, nei suoi diapason, è colto come da un raptus sibillino e gioioso proprio di certe scritture poetiche inniche con la loro litania cantarellante sostenuta dalla anafora e dalla replicatio. Lucia Gaddo Zanovello incide con acribia su questo tasto il proprio stile e la propria verbositas acediosa e gioiosa. E la sua scrittura ne trae giovamento. Le poesie più belle di questa antologia sono quelle dove più intensamente la gioia equivale alla tristitia dell’ombra e si mesce con la dulcedo dello spirito incarnato sul “virile rigoglio” della vita.

Giorgio Linguaglossa

 

L’INCIDENTE

Visione antica
lignei brevi tetti macilenti
tu, lattoniere,
versi i giorni diroccati
nel tuo ghetto
come vino nel bicchiere
bevi piano il tuo veleno,
corre il fato
nel puzzo del vicolo,
urla nelle carni l’età ancor bianca,
passero sguarnito,
ti ha colto un letto immondo
di grigio asfalto.

(Porto antico, 1978)

 

BREVE AMORE

Di te conservo un orizzonte
di vele bianche
e di ciliegi

poche ombre
e qualche filo di ricordi
con cui tessere una fiaba.

Ci inghiotti il sole
di maggio
andato a posarsi
in pieno
sulla schiena di un faggio
che ospitava il nostro nido
troppo giallo
all’occhio del gufo
mandriano
sciolse la malìa
e svolazzammo
spariti
su opposti lidi.

(Per erbe più chiare, 1988)

 

CHE BELLISSIMA RIDE INFELICE

Mi coniughi al presente
e senza condizionali
tanto ho già ritirato asciutto
il bucato e puoi piovere quanto vuoi
in questo ventre già molle

ma tuoni tuoni e non scendi mai
a compromessi.
Impossibile convincere
il vento ad altra direzione.

Il relitto naviga sicuro
sul tridente spianato

non saranno le crespe del mare
a farmi imbarcare
acqua senza freni
la malinconia
che scivola sopra gli abissi
sotto gli abissi
nell’universo perso nel nulla
striato di poca vita minima
che infelicissima ride bellissima.

(Consapevolvenze, 2015)

Lucia Gaddo Zanovello

 

FOTO_GADDO_4Lucia Gaddo Zanovello è nata a Padova nel 1951, scrive dalla prima adolescenza e ha insegnato lettere nella scuola media. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia: Porto Antico (1978), Bramiti (1980),  Semiminime (1988), Per erbe più chiare (1988), nel 1998 la raccolta retrospettiva in cinque volumi: Nóstoi (che include Fiordocuore); Fatalgìa; In Lúmine; La trilogia del volo; La partitura; Il sonno delle viole (1999); Un parlare d’acqua (2000); Solargento (2000); Memodía (2003); Silentissime (2006); Ad lucem, per undas (2007); Amare serve (2010); Illuminillime (2011), Rodografie (2012), Buona parte del giorno (2013), Disforia del nome (2014), Consapevolvenze (2015), Asincrono scacchiere (Poesie scelte 1962-2015) da Giorgio Linguaglossa (2016), Eventi primi (2017).

2 commenti
  1. Lucia Gaddo Zanovello da un lato possiede consapevolezza della precarietà del pensiero non identificante che puro e pure indugia sulle cose., dall’altro da poeta di lunga fedeltà alle ragioni autentiche della poesia, sa che ciò che possono dare le parole poetiche forse non è granché, ma la parola è pur sempre qualcosa di importante.
    Lucia Gaddo Zanovello spesso parte dalle immagini, ma con Brodskij ha coscienza del fatto che le immagini rappresentano il contro movimento delle parole. C’è un rapporto debitorio tra le immagini e le parole, o un rapporto creditorio, uno squilibrio della contabilità, della partita doppia… E il poeta di Padova che respira le stesse atmosfere che furono di Diego Valeri e di Goffredo Parise poerta le sue parole a noi partendo dal silenzio.
    Gino Rago

  2. Desidero far giungere alla Redazione di questa interessante ‘Palestra’ letteraria” il mio grazie più sentito per la gentile ospitalità ai miei versi.
    Sono molto grata al caro Gino Rago, per aver postato con generosità il suo perspicace commento, che ho davvero molto apprezzato.

    Un carissimo saluto
    Lucia Gaddo Zanovello

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