“Dio vostro”; “Direttore di orchestra”, due poesie di Riccardo Mazzamuto dalla raccolta “Diligenza del non padre di famiglia (art. 1176 c.c.)”, Italic – 2018, nota di Angelo Maugeri

3489529Nelle quindici composizioni di questa nuova raccolta in versi – quindici “storie” dall’agile struttura narrativa e dal sicuro andamento poematico – Riccardo Mazzamuto affronta alcuni aspetti della realtà quotidiana all’insegna di una formula giuridica, classica e ancora viva, che si appella alla “diligenza del buon padre di famiglia”. Requisito, questo, che il codice di diritto civile pretende da chi esercita una professione o amministra degli affari. Mazzamuto si appropria della formula per negarne, in sede soggettiva, mediante una piccola e provocatoria sostituzione lessicale, non solo la “bontà” ma anche il precipuo carattere paterno. Il concetto giuridico evocato e nello stesso tempo negato fa sì che “la diligenza del non padre di famiglia” – con la privazione o l’impedimento dell’esercizio della paternità e l’esclusivo riferimento alla “diligenza” intesa semplicemente come buon senso – costituisca il pensiero-guida, lo sfondo ideale dell’intera opera, quel background su cui si dispiega ciò che sta dietro ai fatti e alle persone e ne connota effetti e modi di agire (“Visto l’esonero già / dal diventare padri / e mariti, bisnonni / nonni e suoceri” in Zittelli italiani; oppure: “Il castigo maggiore / io padre di famiglia / è essere allontanato / da affetti amori”; in Terra mia), con il giusto corredo di considerazioni e riflessioni di natura morale e civile che l’autore indirettamente suggerisce al lettore. […]

dalla prefazione di Angelo Maugeri

 

DIO VOSTRO

Non mi recavo in chiesa
da tempo… forse quando
si sposò un’amica:
“Blababa ba blaba
ci vuole fede blaba…

Ragazzine ragazzi
seduti con play station
blababa ba blababa
esaltati con occhi
assistevano leali
sognando emplicità
nel diventare grandi
solo con ausilio
attuazione fede…

La messa è finita
la vostra famiglia
andate in pace che
sia benedetta amen.

Già amen… famiglie
pronte affollate da
abbronzante e pelle
da mare spiaggia
con borse e zainetti.

Non essendo io amante
mare e caldo della
Domenica mi reco
a Lucca all’ “Eremo”…
Salita snoda calle
segnata da afa erba
poi modellata roccia
ad uso foresteria
e piccola chiesa
con campanile bianco.

Portone intarsiato
in legno a mano chissà
quale esperto artigiano
da ignoto dell’epoca…

Lato opposto il terreno
tendeva a pianeggiare…
vasta area d’alberi
di melo allineati
e affluenza d’ingresso
pellegrini davanti
al “Refettorio Sacro”.

Al centro tovaglia
ornata su tavolo
di merletto bianco
forse cento duecento
trecento «Mele Marce
sopra ammucchiate.

La storia narrava
grazie al sacrificio
durante la raccolta
delle mele marce
ruzzolate a terra
si coglieva all’albero
solo ottima qualità
e lo scarto vitale
omaggiato e
«Sacro»
mangiato dai fedeli
soddisfatti di fede…

Poi ancora banchetto
souvenir a forma
prontuari di mele
porta chiavi bracciali
segnalibri statuette
centrini cucchiaioni
bastoni piatti dadi
ornamenti rosari…

Prezzi bene in vista
cinque €uro dieci
€uro quindici €uro
venticinque €uro
€uro trentacinque
quarantacinque €uro
cinquantacinque €uro…

Saluto la perpetua
che neanche dà risposta
solo… comprare solo
acquistate comprate
rifornitevi fate
spesa comprate…

Canaglia!! non avrebbe
dovuto dirmi forse
giovane sei depresso…
come stai… perché sei qua
e non al mare spiaggia…
Hai dubbi di salute
mentali schizofrenia
sei un disadattato
hai bisogno d’amore
farò qualcosa per te…
troveremo la fede.

Al ritorno imbocco
l’ autostrada e cinque
autotreni con doppio
rimorchio telato
andavano carichi
con scritto “Mele Sante”
verso nord chissà in quale
grande distribuzione
a scaricare tutto
speculare con fede…

Io avevo altri ideali
Dio ha altri ideali.

Avevo un altro Dio…

 

DIRETTORE DI ORCHESTRA

Musica accompagna
signorine e ricordi…
nostalgia passaggi
d’esistenza crescita.

Gradevole il violino…

Suona il basso batteria
tastiera, ragazze
donne ragazzi
uomini apprendisti
in conservatorio
individualmente
muniti di cultura
musica e passione…
spartito come guida
teorica, per farsi
poi adulti grandi.

In futuro non può
un musicista uomo
e musicista donna
una volta entrati
in famiglia orchestra
cambiare ruolo.
Ordinariamente
contemporaneamente
su gusti o disgusti
dal violino amante
al basso confidente
a chitarra amica,
a tromba in libertà…

Note… uscite note
da unico strumento
quello deciso, note
all’altezza di creare
sensazioni e buona
musica educativa…
o cacciati e arginati
dall’orchestra e impazzire
in condominio mal
popolare d’odore…

Vanno considerate
le pause partenze
sacrifici orari…
struttura interiore
abitativa armata
ad accogliere eventi
familiari sonori
e debitamente…

In famiglia… spiriti
migratori, camere
e sale da concerto,
cucine post viaggio,
da saper suonare
generali strumenti…

Un musicista uomo
e musicista donna
producano suoni
famiglie con qualsiasi
strumento incontrato.

Strada in viaggio
estrema facilità
d’amore di incontro…

Onesto Direttore
di orchestra dialogo
il suono familiare
risulta fastidioso…
alti suoni così
e acuti diventano
condominio assordante.

Violento, sanguinante
per la società, fredde
combinazioni
o contrasti sbagliati
da spartito o figli.

Fuori… fuori… fuori…
illustri direttori
padri… babbi… e madri,
soprattutto fuori
dai teatri stadi
pubblici… si… si si si.

Fateci ascoltare
buoni dialoghi.

Se nell’attesa ancora
un buon Direttore
d’orchestra famiglia
non è stato votato
trovato, vi preghiamo
per noi, noi (voi no),

spettatori al concerto
in vita con biglietto
nascita… di lasciare
bacchetta al silenzio,
aspettando il destino
dell’uomo donna giusto.

Musica di successo
non a casaccio paure
deserte da seduta
in concerto… disastro
flop… sala familiare.

Riccardo Mazzamuto

1 commento
  1. Un non senso tratto dal ‘giuridico’ sistema latino il cui apice fu raggiunto dal buon Cicero. Aggiungere, poi, che codesta nostra modernità, attanaglia inconsciamente brandelli di diritto tra il tradizionale buon senso ( empirismo) britannico, alla razionalità – esagerata- francese. Dunque il buon padre di famiglia frastagliato tra il dovere e potere che, confusi ed attualmente caotici, evaporano in un ulteriore mancanza, quale nebbia tra le dita. Difficile andare avanti con equilibrio vitale tanto che neppure il più accorto funambolo sarebbe capace di evitare il baratro. Quanto alle religioni, di Stato e non, sembrano speculari a loro stesse, dunque assolute minoranze sempre all’opposizione, visti gli atti radicali e feroci che compiono in itinere. Il ticchettare in versi del Nostro, rende bene codesto sistema, di molto traballante ed inconclusivo, a fronte di una esistenza, oggettiva e soggettiva, destinata – come Giovanni ebbe a dire fin troppo bene dall’isola di Patmos- all’implosione, esplosione. Ma, per essere ottimisti, è bene concludere con un ‘forse’. E così sia!

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