Senofane, poeta-filosofo greco, fu originario di Colofone, nell’Asia Minore, vissuto tra il 540 e il 440 a.C. (data incerta). Autore di giambi, elegie, di componimenti chiamati Silli e di un poema La natura scritto in esametri. La concezione ionica del sapere con Senofane viene a scontrarsi con la visione degli dèi tradizionali. La sua è una critica alla tradizionale mitologia greca, agli dèi celebrati da Omero ed Esiodo: l’uomo concepisce le divinità a propria immagine (antropomorfismo), cui gli uomini attribuiscono anche passioni e vizi propri. Se gli animali sapessero disegnare, raffigurerebbero dèi simili a loro. Quali sono dunque le caratteristiche della divinità secondo il logos? Da questo punto di vista la divinità è concepita come ingenerata e immortale, che tutto vede, ode e pensa, contiene tutte le cose. E’ grazie a Senofane che vediamo sorgere lo spirito dialettico e la critica razionalistica.
6.
Hai mandato un cosciotto di capretto e ti sei preso
un grasso quarto di toro ben in carne: è il premio
che spetta a un uomo la cui gloria nella Grecia intera
si diffonderà, finché in Grecia viva la stirpe dei cantori.
12.D.
Credono gli uomini che gli dèi siano stati generati,
e che come loro abbiano vestiti, voce, corpo.
14.D.
Gli Etiopi immaginano gli dèi camusi e neri;
i Traci invece biondi e con gli occhi azzurri.
16.D.
Gli dèi non hanno rivelato tutto subito:
l’uomo con una lunga ricerca, scopre ciò che è meglio.
20.D.
Il Tutto vede, il Tutto pensa, il Tutto ascolta.
22.D.
Sempre in sé è immobile, e mai viene mosso,
e la sua natura non partecipa di mutazioni.
25.D.
Tutto ciò che nasce e cresce è acqua e terra.
27.D.
Il sole gira alto sopra la terra e la riscalda.
29.D.
Tutti dalla terra e dall’acqua siamo nati.
34.D.
Se dio non avesse fatto il biondo miele,
i fichi sembrerebbero tanto più dolci.
Senofane (traduzione di Marina Cavalli)
L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.