Nulla conosco della ragione
Nulla conosco della ragione
che del tempo fa giustizia
solo mi è concesso un tentato cavar di nome
alle cose del mondo
misurando con bocca imprecisa
distanze e geometrie
esistenze e profondità.
Per secoli potresti aspettare
il mio farti verso-perfetto
verbo, parola, voce, canto
o – in uno schiocco di lingua –
accoglierti ora suono impreciso
libero
dai tempi e dai modi
dalla sintassi
dalla ragione e dal senso.
Senza umano pronunciar di nome
sconfini
altissimo
in dio.
Non c’è differenza tra terra e cielo
Non c’è differenza tra terra e cielo
quando la notte si fa campo
sterminato e bulbi irrequieti pulsano
in grembo all’universo come
pulcini contro la volta del guscio.
Vorresti assomigliare alla nascita
imperscrutabile di una stella senza capire
che la distanza tradisce e quella luce
lassù tacita e remota
da secoli nello spazio si è estinta
Insieme scontiamo il medesimo atto
di irriverente vanità dell’essere
che per gioco nel divenire ci travaglia
a scansare col mondo
la noia del nulla.
Il Grappa mi guarda
Il Grappa mi guarda
con gli occhi di un impiccato
appeso alle prime luci del giorno.
E’ un ossimoro la mia carne viva
stesa
sul marmo bianco di questo ossario.
La tragedia è nel pensiero
dell’eterno
– non nella morte
se tutto tace come sotto questa neve
a primavera -.
Falso presagio
C’è nell’aria un falso presagio
di autunno gentile – l’ho sorpreso
ubriaco in baccanali di foglie,
tra schianti e ascese di vermiglio – .
Anche il gatto aspetta stordito la fine
di questa inquietudine vestita a festa
e dorme un sonno a metà
con un occhio spalancato
nell’attesa di neve.
I melograni
Nessuna grazia a gonfiare i seni
nessun demone o signore con me
ad alzare le vesti
ma benedetto sia il frutto dell’attesa
se l’autunno gonfia succosi i melograni
e Dite apre la porta al sonno
sacro che viene.
Claudia Brigato
Ha fatto benissimo Luciano Nota a presentare questi testi poetici senza alcuna introduzione o commento. I versi di Claudia Brigato infatti, come del resto ogni autentica poesia, hanno una loro intima forza autosufficiente che qui si svela in tutta la sua meravigliosa, enigmatica potenza. Complimenti vivissimi alla poetessa!
Grazie per la bella lettura e grazie ad Erato per avermi accolta!
Infatti, caro Paolo, la poesia della Brigato ci lascia immagini intense e precise, conosce il limite della purezza, l’esigenza poetica è connaturata e profonda. Mi associo ai complimenti.