Poi che la fiamma fu venuta quivi dove parve al mio duca tempo e loco, in questa forma lui parlare audivi: «O voi che siete due dentro ad un foco, s’io meritai di voi mentre ch’io vissi, s’io meritai di voi assai o poco quando nel mondo li alti versi scrissi, non vi movete; ma… Continue Reading
Pier Paolo Pasolini: “un’intervista esclusiva” di Enzo Biagi
Mentre ero direttore de «Il Resto del Carlino» continuai a fare la televisione. Da Bologna. Per l’esattezza, dal teatro dell’Antoniano, dove veniva prodotto lo Zecchino d’oro: negli anni, i frati francescani avevano realizzato un teatro per le trasmissioni tv. Il mio programma si chiamava Terza B: facciamo l’appello, dieci puntate dedicate a una serie di… Continue Reading
Rispolverare i classici: Marco Tullio Cicerone (Laelius de amicitia, paragrafi 65-66)
Il periodo che segna la fine del regime sillano e l’inizio delle lotte fra le fazioni vide gli esordi politici ed oratori di Marco Tullio Cicerone. La sua carriera ebbe inizio quando il dittatore era ancora vivo. Cicerone non apparteneva per nascita all’aristocrazia romana: era un provinciale di Arpino, dove era nato il 106 a.C. da… Continue Reading
Giovanni Caserta, La città di Matera negli anni del Pascoli – preside professori alunni del Regio Ginnasio-Liceo “Duni” (1882-1884), Osanna Edizioni – 2012, letto da Dante Maffia
Soltanto uno studioso del calibro di Giovanni Caserta, profondo conoscitore della storia e della letteratura della Lucania e di autori come Collodi, Pavese, Manzoni, Dante, Isabella Morra, Ariosto, Carlo Levi, poteva darci, con assoluta verità scientifica, lo spaccato di un’epoca, seppure breve, che vide a Matera la presenza di Giovanni Pascoli come professore del Liceo… Continue Reading
Nel 750° della nascita di Dante … essere in carità è qui necesse (Paradiso, III, v. 77), di Giovanni Caserta
L’Inferno era il regno delle tenebre, ovvero dell’”aria sanza tempo tinta”. Non esistevano stelle. “Quivi sospiri, pianti e alti guai / risonavan per l’aere sanza stelle” (Inferno, III, vv. 21-30). Vi folleggiavano “tre furie infernal di sangue tinte, / che membra femminine avien e atto / e con idre verdissime eran cinte; / serpentelli e… Continue Reading
Cinque poesie di Anna Maria Curci da “Nuove nomenclature e altre poesie”, L’arcolaio – 2015
“Anna Maria Curci (germanista, studiosa e poetessa tra le più talentose, risolte e risolute della propria generazione), ha la forza e la tempra di queste scritture che combattono e non intrattengono, si spendono ma non oziano idee; insomma caparbiamente s’immolano a consacrare e duellare per una consapevolezza che non arretri o ceda di fronte ad… Continue Reading
Cecilia Bartoli e l’opera proibita, di Augusto Benemeglio
1. Handel La bella mezzosoprano romana Cecilia Bartoli , già reduce dai successi dei cofanetti discografici precedenti ( vds. Vivaldi , Gluk e Salieri), con quattro milioni di dischi venduti , registrò nel 2006, a Bilbao , “Opera proibita” , vestita , in copertina , come l’Anita Ekberg della “Dolce Vita” , immersa nella fontana… Continue Reading
Anna Rosa Balducci, “Idee per una mattina di pioggia”, Edizioni Progetto Cultura – 2015, letto da Narda Fattori
Leggere i libri di Anna Rosa Balducci è sempre una scommessa. Chi ha già letto di lei romanzi e racconti si è formato dei pregiudizi sulla sua inventiva e quindi sull’aspetto modale degli eventi che possono, all’improvviso, cambiare di genere e proiettarsi nel fantastico dove non si è obbligati a rispondere ai tanti comandi di… Continue Reading
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