Le poesie composte dal 1950 al 1976 sono state raccolte in quattro sillogi. Segnano l’evoluzione dei motivi e del linguaggio poetico di Alfonso Gatto. La sua partecipazione attiva alle questioni letterarie ed artistiche, gli apporti culturali di altri paesi, lo spingono alla ricerca di nuovi stimoli e contenuti, di una più libera articolazione del discorso,… Continue Reading
Tre poesie di Tonino Guerra, nota di Claudio Marabini
Tonino Guerra informa che la sua poesia dialettale nacque nei campi di prigionia, gomito a gomito con alcuni compaesani. Nacque indubbiamente nel segno della nostalgia; ma soprattutto Guerra scopriva un mondo dai caratteri compiuti, nel quale il rimpianto diviene lacrima bruciata. Si può far coincidere quel mondo col paese natale (Santarcangelo, presso Rimini) e… Continue Reading
Tre poesie di Albino Pierro, nota di Giovanni Gaglio
Avviatasi in tono minore, con le prime raccolte in lingua (Liriche, 1946; Mia madre passava, 1955; Agavi e sassi, 1960), la poesia di Albino Pierro ha trovato risultati di considerevole livello nelle liriche in dialetto pubblicate dopo il 1960. Non cambiano i temi tra i due momenti. L’impiego del dialetto è legittimo, scrive Maria Corti,… Continue Reading
Alfonso Gatto, a cura di Donato Antonio Barbarito. La Storia delle Vittime – poesie della resistenza – . (II parte)
Nel preambolo al volume (dicembre 1965) Alfonso Gatto prende atto che l’impegno maturato nel lungo inverno di due anni di lotta armata non si è concretizzato. “Ci sentiamo mancati alle nostre speranze”, alle promesse di “una nuova vita per il momento in cui saremmo ritornati a vivere”. Tuttavia occorre resistere alla forza che agisce contro… Continue Reading
Alfonso Gatto, a cura di Donato Antonio Barbarito. Due poesie del poeta salernitano. (I parte)
La biografia di Alfonso Gatto è quella del migrante di una città del Sud, dalla Salerno degli anni venti del secolo scorso alla Roma degli anni settanta, costretto, come tanti intellettuali del meridione, a convergere in città e luoghi del Nord, a Milano e Firenze innanzitutto, che offrivano maggiori opportunità di vita e sollecitazioni culturali.… Continue Reading
Due poesie di Cesare Vivaldi, nota di Giuseppe Cassinelli
Partito da una matrice ermetica subito sconfessata, Cesare Vivaldi cercò per tempo un suo modo di aderire alle tendenze neorealistiche del secondo dopoguerra, fino a inserire la sua recherche nelle forme chiuse della tradizione: sonetto, cabaletta, ode (quest’ultima con tanto di clausola firmata: “…storia/ di sé e di te, di questi giorni caldi/ d’amore e… Continue Reading
Note a “Il gran parlare” di Mario Ramous, Marsilio – 1998, di Roberto Taioli
Mario Ramous (1924-1999) è stato uno dei poeti più fecondi e consapevoli della sua generazione, degli ultimi decenni del ‘900, che annovera tra gli altri Giudici, Zanzotto, Pasolini, Testori. Scomparso dopo una lunga e crudele malattia, non ha accettato l’inedia della morte annunciata, ingaggiando con essa fino all’ultimo un sfida. Nella sua morte c’è qualcosa… Continue Reading
Mario Luzi – Vittorio Sereni “Le pieghe della vita – Carteggio (1940- 1982)”, Aragno editore (2017), letto da Roberto Taioli
Le cinquantacinque lettere che compongono il volume ci consegnano la corrispondenza tra i due poeti dagli anni delle seconda guerra mondiale fino al 1982, l’anno che precedette la scomparsa di Vittorio Sereni, messe a disposizione da Stefano Verdino, storico curatore dell’opera di Luzi e da Silvia Sereni, figlia del poeta di Luino. Un arco di… Continue Reading
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