Attila József nasce a Budapest nel 1905. I suoi versi sono una delle più alte voci poetiche europee del periodo fra le due guerre mondiali: vigorosamente realistici, mostrano un vivo impegno politico che non si traduce in oratoria, ma in misurate, dolenti immagini umane. Il suo primo libro di liriche , Szépség Koldusa (Il mendicante… Continue Reading
Poesie di Jakub Zonszajn, a cura di Paolo Statuti
Jakub Zonszajn, poeta, prosatore, saggista e drammaturgo polacco di origine ebrea, nacque a Łuków il 10 gennaio 1914 e morì a Varsavia il 7 febbraio 1972. Scrisse prevalentemente in lingua yiddish. Ricevette un’educazione tradizionale nella sua città, prima di trasferirsi con la famiglia a Varsavia nel 1930, dove frequentò la celebre Unione dei Letterati e… Continue Reading
Ewa Lipska poesie da “Il lettore di impronte digitali” Donzelli, 2017, a cura di Marina Ciccarini, commento di Giorgio Linguaglossa
L’estraneazione è la categoria base attorno alla quale Ewa Lipska costruisce la sua poesia. Il verso spezzato e interrotto, segnato dal punto e dall’a-capo è nelle mani abilissime della poetessa polacca uno strumento chirurgico atto ad introdurre nei testi le domande a cui non seguono mai delle risposte esaustive o che magari sono seguite da… Continue Reading
Otto poesie di George Gordon of Byron (per un reading al Giardino degli Eroi a Missolungi, 28.04.2017), traduzione e nota di Furio Durando
Cammina, lei, nella bellezza Cammina, lei, nella bellezza, come la notte a latitudini serene e sotto cieli trapuntati a stelle; e tutto il meglio di splendore e buio s’accorda nel suo aspetto e nei suoi occhi, fatti sì dolci a quella luce tenera che il cielo nega al giorno scintillante. Un’ombra sola in più, di… Continue Reading
La donna in poesia: Giorgio Caproni, Raffaele Carrieri, Giovanni Giudici, Charles Baudelaire, Pablo Neruda, Jacques Prévert
DONNA CHE APRE RIVIERE Sei donna di marine, donna che apre riviere. L’aria delle mattine bianche, è la tua aria di sale – e sono vele al vento, sono bandiere spiegate a bordo l’ampie vesti tue così chiare. Giorgio Caproni VOLGITI DALLA MIA PARTE Lascia pinze e pinzette E le matite che riscrivono… Continue Reading
Tre poesie di Paul Celan da “Sprachgitter” a cura di Fabrizio Milanese
Il terzo volume di poesie pubblicato da Paul Celan nel 1959 porta il titolo Sprachgitter tradotto in “Grata di parole”, che in tedesco letteralmente sta a significare la grata attraverso cui avviene il dialogo in un confessionale o nel parlatorio di un convento di clausura. L’editore prima di procedere alla stampa della raccolta suggerì di… Continue Reading
I MAESTRI: Georg Trakl, scelto da Anna Maria Curci
Verklärter Herbst Gewaltig endet so das Jahr Mit goldnem Wein und Frucht der Gärten. Rund schweigen Wälder wunderbar Und sind des Einsamen Gefährten. Da sagt der Landmann: Es ist gut. Ihr Abendglocken lang und leise Gebt noch zum Ende frohen Mut. Ein Vogelzug grüßt auf der Reise. Es ist der Liebe milde Zeit. Im… Continue Reading
Divagazioni leggendo Celan, di Narda Fattori
La memoria trattiene e cuce con filo inestricabile gli eventi della nostra storia, eventi che per essere ancora presenti e interagenti strutturano significati e come tante piccole mani aprono varchi al nostro sguardo , costruiscono il puzzle della nostra identità. Perdere la memoria è perdere se stessi; lo fa una malattia così infame come l’Alzheimer,… Continue Reading
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