Il viaggio culturale- esplorativo più significativo di Vittorio Sereni in Egitto risale al lontano 1973, dieci anni prima della morte. Ne abbiamo testimonianza in Stella Variabile, l’ultima sua pubblicazione, in cui il poeta raccoglie le poesie legate a quella esperienza straordinaria di viaggio. Le poesie sono: Muezzin, che dalla torre più alta, a Luxor, nella… Continue Reading
Arthur Rimbaud, “Una stagione all’inferno”: Addio
ADDIO E’ già autunno! – ma perché rimpiangere un eterno sole, se siamo impegnati nella scoperta dello splendore divino, – lontano da tutti gli altri che sulle stagioni muoiono. Autunno. La nostra barca alta nelle brume immobili si volge al porto della miseria, la città enorme dal cielo macchiato di fuoco e fango. Ah!… Continue Reading
Arthur Rimbaud, “Una stagione all’inferno”: Cattivo sangue
CATTIVO SANGUE Dei miei antenati Galli ho l’occhio biancoazzurro, il cervello stretto, la mancanza di destrezza nella lotta. Mi accorgo che mi vesto come loro, rozzamente. Ma non mi ungo i capelli di burro. I Galli, quelli che scorticavano le bestie, che bruciavano le erbe, i più inetti del loro tempo. Questo ho preso da… Continue Reading
Arthur Rimbaud, “Una stagione all’inferno”: Notte dell’inferno
NOTTE DELL’INFERNO Ho ingoiato una colossale sorsata di veleno. – Tre volte benedetta l’idea che mi è venuta! – Mi bruciano Le viscere . Mi atterra la violenza del veleno, mi sfigura, mi torce le membra. Muoio di sete, soffoco, non riesco a gridare. È l’inferno, la pena eterna! Come si ravviva il fuoco,… Continue Reading
Arthur Rimbaud, “Una stagione all’inferno”: Deliri
DELIRI II ALCHIMIA DEL VERBO Veniamo a me. La storia di una delle mie follie. Mi vantavo, da molto tempo, di possedere tutti i paesaggi possibili, e trovavo risibili le celebrità della pittura e della poesia moderna. Mi piacevano i dipinti idioti, sovrapporte, scenari, tele di saltimbanchi, insegne, miniature popolari; la letteratura fuori moda, latino… Continue Reading
“Un tempo, se ben ricordo” e “Mattino” da UNA STAGIONE ALL’INFERNO di Arthur Rimbaud
Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un festino: vi scorrevano tutti i vini, vi si apriva ogni cuore. Una sera, mi son presa sulle ginocchia la Bellezza. – E l’ho trovata amara. – E l’ho insultata. Mi sono armato contro la Giustizia. Volli scomparire. Streghe, miseria, odio, proprio a voi è… Continue Reading
Tre poesie di Arthur Rimbaud da “Illuminations”
Nel 1871, nella Lettera del veggente Arthur Rimbaud annuncia una nuova poetica: il poeta deve “farsi” veggente, deve coltivare la sua anima a prezzo di “ineffabili torture”, deve distruggerne l’ordine apparente e disintegrarla per ritrovare il caos. Il poeta è colui che attinge l’ignoto, il mistero, l’Assoluto. Il poeta possiede la parola e in questo consiste… Continue Reading
“Le pauvre songe” di Arthur Rimbaud
LE PAUVRE SONGE Peut-être un Soir m’attend Où je boirai tranquille En quelque vieille Ville, Et mourrai plus content: Puisque je suis patient! Si mon mal se résigne, Si jamais j’ai quelque or, Choisirai-je le Nord Ou les Pays des Vignes?… – Ah ! songer est indigne, Puisque c’est pure perte! Et si je redeviens… Continue Reading
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