Cono Cinquemani, “ZIA FAVOLA – Una storia siculish”, Aut Aut Edizioni – 2017

1960. Favola Cinquemani, la zia siculo-americana, per il suo settantesimo compleanno compra una macchina da scrivere e inizia a raccontare la sua vita, divisa tra la Sicilia e l’America. San Cono e Novaiorca, il porto e l’approdo, sono solo alcuni dei luoghi “di passaggio” raccontati nel romanzo scritto in siculish per unire i due mondi… Continue Reading


L’itinerario casuale delle vite imprevedibili: Milan Kundera e i pentagrammi incerti per una sinfonia interrotta, di Michele Rossitti

Ne “L’insostenibile leggerezza dell’essere” Milan Kundera organizza il testo con scaltro tecnicismo e intreccia segmenti narrativi apparentemente tradizionali come le complicate vicende passionali di Tomàs, Tereza, Sabina, Franz con segmenti riflessivi, tipo la casualità degli eventi. Il rapporto fra arte e vita, fra romanzo e realtà con aspetti cronachistici, cioè l’invasione sovietica della Cecoslovacchia nel… Continue Reading


“Una storia quasi solo d’amore” di Paolo Di Paolo (Feltrinelli, 2016), letto da Marco Onofrio

Che Paolo Di Paolo non sia “narratore puro” ma acutissimo poeta della prosa, dotato di respiro saggistico e filosofico, lo si era capito fin dalle prime prove. La sua scrittura nitida, visiva, di precisione “chirurgica”, eredita – su basi classiche – i cristalli di Italo Calvino e soprattutto di Enzo Siciliano, ma li inzuppa nel… Continue Reading


Anna Maria Ortese, di Paolo Ruffilli

La narrativa italiana del Novecento ha una punta alta in Anna Maria Ortese, voce originalissima e lontana dalle correnti e dalle mode del tempo, anche se all’inizio della sua esperienza ci fu nei confronti della sua scrittura il malinteso del realismo che spinse Vittorini a pubblicare “Il mare non bagna Napoli” nella collana dei Gettoni… Continue Reading


La crittografia delle emozioni: Giuseppe Pontiggia e la chiave d’accesso all’asciuttezza dei sentimenti forti, di Michele Rossitti

Garbo misurato e pacata attenzione misti a cautela nel formulare i giudizi all’occorrenza sanno farsi soavi e implacabili rasoi. Così la misura di Giuseppe Pontiggia, scomparso nel 2003, si colma nella narrativa, in articoli di giornale brevi e mantenenti rigore di saggio, secca concentrazione o aforismo. L’economia della frase è programmata, forse vocazionale per dissidio… Continue Reading


“Vicinissima e pur lontana”: Aldo Onorati e Roma, di Marco Onofrio

Benché di origine brasiliana (la nonna materna era di Säo Paulo) e tradotto ormai in oltre venti lingue, tra cui cinese, coreano, arabo, esperanto, romeno, russo, polacco e portoghese, Aldo Onorati è uno scrittore profondamente e intensamente “laziale”. Erede di una latinità vissuta come istinto rabdomantico e memoria del sangue e coscienza saporosa delle comuni… Continue Reading


Iacopo Sequi, “Piazza Libertà”, Fermento Edizioni, 2014, letto da Dante Maffia

Un romanzo avvincente, che sembra volerci riportare ai tempi del neorealismo, a quando le vicende della Resistenza ebbero il sopravvento su tutto e fecero fiorire narrazioni interessanti e a volte di rara bellezza. Penso soprattutto a Beppe Fenoglio. Ma Piazza Libertà non ha nessuna delle caratteristiche legate agli anni successivi al dopoguerra, vive dentro un’atmosfera che… Continue Reading