Xe proprio in quel moment lì che sto ben, coe man cge ‘e vedo già nere sensa neanca aver ‘l cofano verto che so che xe a bateria o qualche cavo distaca’, che basta un tuco, na streta, e tuto se giusta e va… prima de aver le mani nere e i dei scusai,… Continue Reading
Giuseppe Gallo, “Arringheide”, Città del Sole – 2018, nota di lettura di Gino Rago
Dal risvolto di copertina di Arringheide Na vota quandu tutti sti hfjumari… “Una volta, quando tutte queste fiumare…” ecco l’inizio del poema, come una favola, dove cielo e terra, formano un unico paesaggio, quello della commedia umana, che è l’eterno panorama della Calabria, nei limiti di una storia indefinita perché sempre uguale a se stessa.… Continue Reading
Giuseppe Gioachino Belli e il calamaio infranto del papista inquisitore, di Michele Rossitti
Con i suoi duemiladuecentosettantanove sonetti, Giuseppe Gioachino Belli riassume nel dialetto romanesco la vita borgatara e attraverso la verve di colorite pasquinate offre un quadro ironico, aspro e sadico, talvolta denigratorio della corruzione sotto il pontificato di Gregorio XVI, il Balneis Etruriae delle Profezie di Nostradamus. Come Dante che nei canti ha lasciato tracce inconfondibili di… Continue Reading
Tre poesie di Tonino Guerra, nota di Claudio Marabini
Tonino Guerra informa che la sua poesia dialettale nacque nei campi di prigionia, gomito a gomito con alcuni compaesani. Nacque indubbiamente nel segno della nostalgia; ma soprattutto Guerra scopriva un mondo dai caratteri compiuti, nel quale il rimpianto diviene lacrima bruciata. Si può far coincidere quel mondo col paese natale (Santarcangelo, presso Rimini) e… Continue Reading
Tre poesie di Albino Pierro, nota di Giovanni Gaglio
Avviatasi in tono minore, con le prime raccolte in lingua (Liriche, 1946; Mia madre passava, 1955; Agavi e sassi, 1960), la poesia di Albino Pierro ha trovato risultati di considerevole livello nelle liriche in dialetto pubblicate dopo il 1960. Non cambiano i temi tra i due momenti. L’impiego del dialetto è legittimo, scrive Maria Corti,… Continue Reading
Giovanni Orelli e il suo “allegro espressionismo”, di Maria Grazia Ferraris
“..sono Bubka che soffia,sbuffa/ in pista alla rincorsa per il salto con l’asta/ …Calandrino che nella corta buffa/ con le tre carte da un diavolo è giocato….Sono Arlecchino:/ tra calci in culo- aut aut- o schiaffi in faccia/ tertium non datur! Elegge la minestra; sono Caino/ randagio…Bertoldo diffidente…Socrate che al destino Santippe apre le braccia.”… Continue Reading
Marco Gal, “Flë (Poésie de plèisi et de deplèisi)”, Edizioni Vida, Gressan (Aosta), 2017 (opera postuma), di Roberto Taioli
“Flë . Il flë è quel miscuglio di fieno che si rinviene nel fienile in primavera quando il mucchio del foraggio è stato mangiato dalle mucche; esso contiene le semenze di tutte le erbe e i fiori del prato e sovente si adopera per seminare con risparmio. E’ la semenza naturale, grezza, non selezionata, che sigilla… Continue Reading
Per i 50 anni dalla morte di Totò: Felicità! e ‘A livella
Totò nome d’arte dell’attore Antonio de Curtis (Napoli 1898-Roma 1967). Si mise in luce nelle serate di trattenimento della piccola borghesia napoletana ( le cosidette periodiche) e successivamente come capocomico nel teatro di varietà e nella rivista. Dotato di una mimica originalissima e di un’ineguagliabile capacità di farsi ironico e grottesco interprete dell’antica “arte di arrangiarsi”,… Continue Reading
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