Piedi a mezz’aria
E’ così che vorrei imparare a vivermi,
ad immaginarmi,
è così che vorrei imparare a stare al mondo:
con i piedi a mezz’aria.
Poggiare i piedi sul suolo,
avvertire l’incontro con la terra
quando è ferma,
quando è solido lo stallo su cui stare.
Ma talora innalzarmi,
raggiungere i picchi.
In quei momenti, altera e gentile,
solcare il plenilunio
la sera.
Puntare i piedi, ma a mezz’aria, è quello che ora voglio,
non per capriccio, o per puntiglio.
Solo per nutrirmi, un po’ di più.
Luciana Giordano
Luciana Giordano vive a Matera. Laureata in psicologia clinica presso l’Università degli studi di Bari. Studia Psicoterapia sistemico relazionale presso l’Istituto di Psicoterapia Metafora di Bari.
L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.
Poesia ci fa volare come accade talvolta nei sogni? Sì, ma lo fa a modo suo: prima ci sradica da dove eravamo, poi ci solleveranno i pensieri. Senza questo volo la nostra vita sarebbe prevedibile. Ma è prevedibile la vita? Anche camminando per solo cento metri, mica si possono prevedere: il lutto su una porta, un bel ragazzo o ragazza che passa, il profumo del glicine quand’è stagione… Così è la vita, in ogni istante. Per me, così è anche la poesia.
Complimenti a Luciana per questa sua poesia, molto ben scritta. Tanti auguri per tutto.
Grazie per la lettura Lucio 🙂
Veramente efficace questa poesia di Luciana. E originale nell’immagine di un mondo visto con i piedi a mezz’aria. L’augurio è ad insistere
Grazie.
Spero vivamente di poter insistere e di continuare a scrivere 🙂
“con i piedi a mezz’aria / […] Puntare i piedi, ma a mezz’aria”. Una felice immagine, cara Luciana. La tua poesia offre molti spunti suggestivi. Ti auguro di continuare a scrivere e di realizzare nella vita tutto ciò che più desideri: sempre “gentile” come sei, ma “altera”; innalzarti fino a “raggiungere i picchi”, fino a “solcare il plenilunio”.