L’inconsistenza sia inodore sia insapore è l’incomparabile domanda della carne seppur precaria e a cui la risposta, la meta di chi s’imbarca, tributa onori per sfidare la morte virilmente e assimilarla. Ecco i viaggi della speranza, molte genti che perseverano a superare la gloria degli eroi classici con maggiore onnipotenza contro la paura spettrale del Mediterraneo fino a prevalere sul cimitero liquido, aggrappati mani strette alla palma vittoriosa del martirio subacqueo. Ne L’Uomo e il Mare Baudelaire attesta che gli abissi oceanici si svelano occulti, simili all’imperscrutabile mente umana ne rifrangono la profonda amarezza della pulsazione insieme alla sua segreta parsimonia. Davvero il fluido minacciato dall’inquinamento e sprecato in Occidente si fa coralità, ha uno scopo e una voce nelle singole percezioni. L’acqua che leviga e lucida le pietre dell’anima d’infiniti riflessi diamantini e calcarei scandisce nuovi accordi di musiche per le ore del sentire. (dalla prefazione di Michele Rossitti)
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felice ed onorata di farne parte. grazie.
da tenere fra le cose belle. Grazie a tutti quanti.
L’ha ribloggato su Punta finee ha commentato:
tante gocce che formano un bagnato
Splendida prefazione, vi ringrazio ancora caldamente. E adesso gusto la lettura…
Giovanni
L’ha ribloggato su "LA MELA ROSSA DIMENTICATA" di Giorgina Busca Gernetti.
Aspettando un’acqua nuova, che sia l’acqua di sempre, per questa primavera di poesia, un grazie a tutti!
Complimenti ai poeti e a Michele Rossitti per la sua bellissima prefazione “acquorea” nel fluido scorrere tra riverberi e levigatezze…
“Chinarsi è ripercorrere la tensione che cancella il valore
delle circostanze, l’occasione riabilita la parabola acquorea delle vite, il simbolo non ricorda affatto, si solidifica partenza sacra ciclicamente chiusa all’arrivo degli ultimi respiri equiparati a più stadi prenatali”.
Simonetta Longo
Felice di poter scorrere le pagine, e il corso, di questa raccolta bella, ricca e varia nelle voci, ringrazio per essere stata accolta tra quelle voci.
Anna Maria Curci
grazie per l’inserimento da Gianfranco Isetta
Leggerò da “straniero” per sentire la particolare familiarità con l’acqua di alcuni poeti dell’antica penisola. Grazie
Io sono tra quelli: L’acqua è i mio elemento, salata, ben s’intende!