SATIRA II Ségnatelo, Macrino, questo giorno fortunato, che splendido t’aggiunge vita agli anni fuggitivi: tu vèrsati del vino e brinda al genio tuo custode. No, tu non sei di quelli che domandano pregando e promettendo ricompense per ciò che non s’avrebbe mai dai numi, se non infinocchiandoli. In silenzio, dei primi della classe buona parte… Continue Reading
Otto poesie di George Gordon of Byron (per un reading al Giardino degli Eroi a Missolungi, 28.04.2017), traduzione e nota di Furio Durando
Cammina, lei, nella bellezza Cammina, lei, nella bellezza, come la notte a latitudini serene e sotto cieli trapuntati a stelle; e tutto il meglio di splendore e buio s’accorda nel suo aspetto e nei suoi occhi, fatti sì dolci a quella luce tenera che il cielo nega al giorno scintillante. Un’ombra sola in più, di… Continue Reading
“La Colmata Persiana”; “Poseidonia, 480 a.C.”, due poesie di Furio Durando
Mi scrive Furio Durando: “Al di là dell’evidente rimando a Kavafis, la prima è su eternità (intesa come cognizione e necessaria manifestazione), fratture, stupri (non in senso banale e ordinario), rinnovamento e serenità non atarassica. La seconda sull’anaciclosi e l’eternità. L’ispirazione di quest’ultima è alla Tomba del Tuffatore rinvenuta a Paestum/Poseidonia e alla filosofia pitagorica;… Continue Reading
Raffinato, estroso e inquieto: Agostino di Duccio un artista fiorentino del Quattrocento a Perugia, di Furio Durando
Uno dei maggiori protagonisti della spinta al rinnovamento di architettura e scultura in senso rinascimentale nell’Umbria di metà Quattrocento fu il fiorentino Agostino di Duccio (1418-1481). Approdato relativamente tardi alla professione (dai 15 ai 17 anni, orfano di padre, si era arruolato soldato di ventura), fra il 1435 e il 1440 si formò nella Firenze… Continue Reading
Per i 130 anni dalla nascita di Georg Trakl (3 febbraio 1887-3 febbraio 2017): Furio Durando traduce e commenta “L’orrore”
L’orrore (1909) Mi vidi andar per stanze desolate. Sul fondo blu danzavano pazze le stelle, e dai campi ululavano fortissimo i cani, e tra le foglie in alto il favonio frugava furioso. D’un tratto: silenzio! Sorda una vampa febbrile dalla mia bocca fiori velenosi fa sbocciare, dai rami piove come da una piaga rugiada povera… Continue Reading
Satira I di Aulo Persio Flacco, traduzione e nota di Furio Durando
COLIAMBI No, labbra non bagnai all’Ippocrene – me lo ricordo bene – e non sognai su la duplice vetta del Parnaso, da uscir così, poeta, all’improvviso! Lascio le Muse eliconie e la pallida fonte Pirene a coloro cui edera sfiora flessuosa una statua di marmo: porto da semipagano il mio canto al rito… Continue Reading
“Elegia scritta in un cimitero di campagna” di Thomas Gray
Thomas Gray Elegia scritta in un cimitero di campagna traduzione di Furio Durando (1978) Prima edizione: Luzzara 1991, in Agatocrazia, I, 2, pp. 2-3. Scandisce la campana mesta l’ora del coprifuoco, e il giorno intanto muore. Un gregge bela e serpe lentamente in mezzo ai prati, e stanco l’aratore volge di nuovo il passo verso… Continue Reading
ESPRIMERE, TRASMETTERE, COMUNICARE -Riflessioni e consigli-, di Furio Durando
Das Ende glaubt uns den Anfang (Paul Celan, Das Nichts, vv. 5-6) Rem tene, verba sequentur non ha più senso. Ventidue secoli dopo la massima catoniana vediamo infatti ogni giorno più spesso e più numerosi gli esseri umani annaspare nell’urgenza di esprimere, trasmettere, comunicare contenuti (res) che non trovano forma di verba. Un’afasia di ritorno… Continue Reading
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