Still ist die Nacht Still ist die Nacht, es ruhen die Gassen, In diesem Hause wohnte mein Schatz; Sie hat schon längst die Stadt verlassen, Doch steht noch das Haus auf dem selben Platz. Da steht auch ein Mensch und starrt in die Höhe, Und ringt die Hände, vor Schmerzensgewalt; Mir graust es,… Continue Reading
I MAESTRI: Giorgio Seferis, scelto da Renato Fiorito; Eugenio Montale, scelto da Marco Saya
ARGONAUTI E un’anima se si vuole conoscere in un’anima rimiri: lo straniero, il nemico, lo vedemmo allo specchio. Erano bravi ragazzi i compagni, non gridavano né di stanchezza, né di sete, né di gelo, erano come gli alberi e le onde che ricevono vento e pioggia ricevono notte e sole senza mutare in… Continue Reading
Tre poesie di Jacques Prévert
Jacques Prévert (1900-1977) nacque a Neuilly-sur-Seine e crebbe a Parigi nel popolare quartiere di Saint-Sulpice, in un ambiente piccolo borghese e bigotto al quale fin da giovane si ribellò deridendone convenzioni e ipocrisie. Dopo studi irregolari e piccoli lavori nei bazar, il servizio militare lo portò in turchia, nel 1921, alla presa di Costantinopoli, da… Continue Reading
Rispolverare i classici: tre poesie di Johann Wolfgang von Goethe
Il termine Romanticismo apparve in Inghilterra verso la fine del 600, col significato di romanzesco, per indicare le narrazioni desunte dal romance, romanzo cavalleresco medievale; usato poi nel 700, sia come sinonimo di pittoresco, per designare gli aspetti selvaggi e malinconici della natura, sia in senso spregiativo, per definire tutto ciò che è irrazionale, assunto… Continue Reading
Due poesie di Sarah Kirsch tradotte da Maria Grazia Di Biagio
Sarah Kirsch nacque col nome di Ingrid Bernstein a Nordhausen in Turingia, il 16 aprile del 1935, da un accanito sostenitore della politica hitleriana. Crebbe nelle vicinanze del Campo Dora, un distaccamento del campo di concentramento di Buchenwald, che fu costruito pochi anni dopo la sua nascita. Sin da giovane, per contrastare l’antisemitismo dei genitori,… Continue Reading
I MAESTRI: Wislawa Szymborska, scelta da Silvana Baroni
PRIMA DEL VIAGGIO Di lui si dice: spazio. È facile definirlo con questa sola parola, assai più difficile con molte. Al tempo stesso vuoto e pieno di ogni cosa? Chiuso ermeticamente, benché aperto, dato che nulla può sfuggire ad esso? Dilatato all’infinito? Ma se ha un fine, con cosa, diamine, confina? Sì, sì, d’accordo. Ma… Continue Reading
“L’ora Presente” di Yves Bonnefoy, letto da Narda Fattori
Yves Bonnefoy, un grande poeta, una delle voci in assoluto maggiori della poesia del Novecento e contemporanea, giunto al traguardo dei novant’anni, prosegue la sua straordinaria avventura intellettuale con un nuovo libro che apre alla meditazione, che coinvolge una serie impressionante di immagini, brandelli di figure e simboli, che lavora con rigore sulla scala cangiante… Continue Reading
Guillaume Apollinaire: la divertita enumerazione caotica a zonzo nei paesi della memoria, di Michele Rossitti
Dietro la smania aggressiva di Marinetti e delle riviste fiorentine scalpitavano le istanze nazionalistiche e per dirla con Piero Gobetti le “avventurose inquietudini”, alimentate e mutuate dal processo di industrializzazione. Il clima di sprovveduta disponibilità congiunta a inclinazioni che avrebbero finito col volgere l’orientamento vitalistico in senso bellicista prima e fascista dopo erano determinate dallo… Continue Reading




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