Elegia Dell’acqua
Limpida
Sontuosa
Aerea
Terrestre
Fiore delle nubi
Antro
Spelonca
Seno
Bella
Materna
Latte di donna
Neve silente
Sporca
Detersa
Saponata
Terribile
Amica
Notturna
Levatrice
Molecolare
Figlia
Urgente
Ventre aperto
Orecchio e palpito
Tranquilla
Lacustre e montana
Umana
Pelle
Unguento
Riflesso
Tutto il non detto
Pleroma
Fragmentum
Mossa
Convulsa
Buia
Lucida e aurea
Transumana
Eterna
Fragile
Consolator optime
Diurna
Lago della memoria
Paterquemater
Insonne risonanza
Speco del sonno
Vita perculsa
Così sia
Roberto Taioli
Splendida, davvero splendida poesia. Complimenti a Roberto Taioli.
(Forse c’è un refuso: “Pleroma”?)
SEGNALAZIONE
Fresco di stampa, segnalo ai frequentatori de La Presenza di Erato
questo libro di fondamentale importanza sulla poesia italiana contemporanea:
Giorgio Linguaglossa, Critica Della Ragione Sufficiente (verso una nuova
ontologia estetica), NOE, Edizioni Progetto Cultura, Roma, gennaio 2018,
Pagine 512
“(…) Critica della ragione sufficiente è un titolo esplicito. Con il sottotitolo
“verso una nuova ontologia estetica”. Uno spettro di riflessione sulla poesia
contemporanea che punta ad una nuova ontologia, con ciò volendo dire
che ormai la poesia italiana è giunta ad una situazione di stallo
permanente dopo il quale non è in vista alcuna via di uscita da un
epigonismo epocale che sembra non avere fine.
I tempi sono talmente limacciosi che dobbiamo ritornare a pensare le cose
semplici, elementari, dobbiamo raddrizzare il pensiero che è andato
disperso, frangere il pensiero dell’impensato, ritornare a una
“ragione sufficiente” (…)
Un orientamento verso il futuro, anche se esso ci appare altamente
improbabile e nuvoloso, dato che il presente non è affatto certo…”
Un libro imperdibile.
Gino Rago
Gentile Gino Rago,
per approfondire qualsivoglia questione intere biblioteche specializzate possono solo realisticamente fregiarsi dell’appellativo di “utile”. Ora definire “di fondamentale importanza” un unico libro è cosa che dovrebbe preoccuparla seriamente.
Tanto più che inventarsi “una situazione di stallo” per scrivere un testo sblocca “stallo” è solo un vecchio, abusato e ridicolo artificio. Con viva cordialità
P.S.
Due domande: è questa una sede dedicata ai commenti o alla pubblicità (sia pure di libri)? C’è o non c’è un refuso nella magnifica poesia di Roberto Taioli al quale rinnovo le mie più sentite congratulazioni?
Gentilissimo Paolo Ottaviani,
ho letto e riletto l’indice dei nomi in calce all’opera linguaglossiana e il Suo nome non l’ho trovato.
Invece, e in ottima compagnia, vibra – in tutta la sua lucentezza – il nome di Luciano Nota cui l’autore
Giorgio Linguaglossa dedica, marcatamente al Luciano Nota della raccolta poetica “Le cose viste dalle
crepe”, (2016,) una nota icastica e nutriente (Pagine 443/444/445).
La nota critica linguaglossiana sulla poesia di Luciano Nota non è peregrina, né lanciata come un sasso in
uno stagno senza provocare onde concentriche. E’ al contrario inserita in un quadro vasto di questioni
poetiche come ad esempio il rapporto fra poesia e tempo, poesia e spazio, poesia e “tempo interno”,
con le derivazioni della metafora tridimensionale (Transtroemer) e del quadridimensionalismo
largo-profondo-alto-memoria, ecc.
E altro e altro ancora (Vuoto, Nulla, Reale e Realismo, Oggetti e Cose, Frammento e Frammentismo, Forma-
Poesia/ Io/Autoritratto, ecc.).
Non a caso, Gentile Paolo Ottaviani, riferendomi a “Critica Della Ragione Sufficiente” di Giorgio Linguaglossa
ho parlato di
opera di “fondamentale” importanza sulla poesia del nostro tempo e sulla sua limpida interpretazione.
Gino Rago
L’acqua. Malinconia dell’elegia. Le voci poetiche interpretative scandite vengono da lontano. Il ritmo delle associazioni analogiche ci immerge in un clima sacrale: l’acqua transumana, eterna,… fragile, terribile vita perculsa….., cui fa da specchio il quotidiano rassicurante: terrestre, lacustre e montana, detersa, saponata,materna, amica…. Lo scavo interiore cui ci rimanda a mo’ di specchio, riconduce al rimosso, alla vita misteriosa dell’inconscio: spelonca, seno, levatrice, ventre aperto, convulsa, buia…e al misterioso inesplicabile senso del vivere: insonne risonanza, orecchio e palpito, riflesso, tutto il non detto, lago della memoria, convulsa fino al consolatorio: diurna, figlia,lucida e aurea,unguento, pelle….
Sontuosa- bella- potrebbe essere la sintesi, quest’acqua evocata dal poeta, di condizioni esistenziali che esplicano bellezza, inquietudine e anche “optime consolator”, proprio come la presenza di riferimento e di sintesi unificante : “paterquemater”, che ci riconduce all’inizio del dire maestoso. Amen.
Sì, caro Paolo, c’era il refuso. Gino, Paolo tra voi un piccolo malinteso, non continuate a discutere. Vi abbraccio
Grazie, caro Luciano. Un abbraccio
Gentile Gino Rago,
con buona pace del caro – davvero a me caro – Luciano Nota, tra me e Lei non c’è proprio alcun malinteso. Se lei ha “letto e riletto” quell’indice dei nomi non era certo per informarsi sulla mia poesia, mosso dal sincero desiderio di conoscerla. Ha solo mostrato, così facendo, di ubbidire a logiche di cui non può andare fiero e alle quali io personalmente sono totalmente estraneo. Se la mia poesia le interessa davvero, con un po’ di buona volontà e senza che nessuno si affanni a darle indicazioni bibliografiche, la potrà facilmente trovare nel web, nelle librerie e nelle biblioteche. Con viva cordialità