Vulnerabili lumi mi allontanano
dal volo sicuro dei lidi.
La fitta del bosco mi divora
con l’atroce silenzio dei sospiri.
Non è l’essenza delle foglie
a imbastirmi le mani disfatte
ma il mio stesso vagare tra roveti
di un confuso mercato dei sensi.
*
Non ho carte di credito
a differenza dei poeti.
Non ho nemmeno poesia
a differenza del diavolo.
Non ho nemmeno tempo
a differenza di Dio.
Fabrizio Milanese