“La porte” di Guillaume Apollinaire tradotta da Luciano Nota

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La porte

La porte de l’hôtel sourit terriblement
Qu’est-ce que cela peut me faire ô ma maman
D’être cet employé pour qui seul rien n’existe
Pi-mus couples allant dans la profonde eau triste
Anges frais débarqués à Marseille hier matin
J’entends mourir et remourir un chant lointain
Humble comme je suis qui ne suis rien qui vaille

Enfant je t’ai donné ce que j’avais travaille

 

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La porta

Sorride in modo orribile la porta dell’albergo
O madre mia cosa può importarmi
D’essere impiegato se per me nulla esiste
Pesci filanti in coppia nella profonda acqua triste
Freschi angeli sbarcati a Marsiglia ieri mattina
Ascolto morire e rimorire un canto lontano
Umile come me che sono un buono a nulla

Ti ho dato ciò che avevo ragazzo lavora

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