Nel finale si congeda
breve la tua lettera
scritta a sghimbescio
ritrovata gialla
nella pagina tarlata.
Non più ricordavo
che l’avevi mandata.
In nuvole di polvere
passarono quegli anni
senza età
d’un fiato corsi.
Quel discorso allora
di pigrizia quotidiana
di stanchezza a scrivere
per chi appartiene
alla- dicevi – tribù
poetante mi scavava
nel solco d’inchiostro
oggi un poco mi graffia.
Nel ventennio che separa
(forse anche di più)
c’è stata tra l’altro
la tua morte
e tanta altra vita
consumata- Vittorio-
nell’aurora giovanile
in quella scossa a cercarti
al di là della carta.
A me allora
tu esitante forse eri
maestro nascosto
fuggito in quel bianco
posto di vacanza.
E adesso che rileggo
il tuo rapporto,
da laggiù non so se sai
barlume di me
che ritrovo il tuo
esile graffio di penna
il tuo dubbioso porto.
Testo tratto da “Segnavia“-1996
é possibile avere un minimo di contestualizzazione? Quando è stata scritta la lettera di Sereni? perchè a Roberto Taioli?? In quale occasione? Grazie.
M. Grazia Ferraris
La lettera risale ai tardi anni settanta. Ero amico di Sereni e l’avevo frequentato a Bocca di magra. Sereni pubblicò una mia poesia sul luogo entro l’antologia “Portus lunae” che raccoglieva testi di poeti ispirati dalla località. Con la mia poesia pubblicò anche quella di un altro amico carissimo mio e di Sereni, Giovanni Silvera.
Grazie. Ho trovato notizie su di lei e sulla sua poesia in un articolo ampio ed accurato di Graziella Bernabò. Complimenti vivissimi.
Grazie Maria grazia. Conosco personalmente anche Graziella bernabò. Mi dia il suo indirizzo mail per dialogare.
le mando il mio indirizzo mail:
m_ferraris1@virgilio.it