11. Quale espressione è più propizia alla comunicazione, rectius alla rivelazione poetica? La comunicazione pura, da pensiero a pensiero, non esiste. Così come, per converso, non esiste una comunicazione esclusivamente attraverso il linguaggio. Sulla scia del filosofo esistenzialista francese Maurice Merleau-Ponty, i semiologi distinguono tra parole parlate e parole parlanti. Le prime sono quelle inflazionate,… Continue Reading
“Il poeta alla griglia” saggio di Corrado Calabrò (terza parte)
7. Ma basta col grattare la tela; proviamo a darle una ripitturatina. Pur dopo ogni considerazione detrattiva resta difficilmente contestabile che la parola poetica nella sua classica significazione appare, se scritta ai nostri giorni, insopportabilmente pretenziosa. Dai tempi di Omero, di Dante, di Shakespeare, la parola ha subito un irrecuperabile processo di designificazione. Ai levigati… Continue Reading
“Il poeta alla griglia” saggio di Corrado Calabrò (seconda parte)
5. Se tale è lo stato delle cose si può capire meglio il nichilismo che ha attraversato la letteratura. Sono state destrutturate sintassi, metrica, significanze tradizionali. Il nichilismo, come l’iconoclastia, nasce da un’esasperata sete di valori non convenzionali che induce alla mortificazione dell’ambizione rappresentativa. Ma il risultato di tante bottiglie rotte è stato una montagna… Continue Reading
“Il poeta alla griglia”* saggio di Corrado Calabrò (prima parte)
1. In principio fu il Verbo; ma il Verbo era improferibile. E in principio fu la Luce: ma la Luce non era raffigurabile(1). Sta lì l’inizio della questione: quale rapporto possiamo stabilire con l’assoluto? Per la raffigurazione scultorea e pittorica la soluzione di Mosè (come poi di Maometto) fu il divieto, per evitare gli idoli.… Continue Reading
Commenti recenti