Da Giosuè Carducci a Eugenio Montale: il topos del treno simbolo di progresso, di Maria Grazia Ferraris

Il treno, la novità progressista di fine Ottocento, aveva ispirato al giovane Carducci l’Inno a Satana, pubblicato nel 1865, dove era esaltato come simbolo stesso del progresso e della modernità: Un bello e orribile mostro si sferra, corre gli oceani, corre la terra: corusco e fùmido come i vulcani, i monti supera, divora i piani;… Continue Reading


“Martino Lutero” di Giosuè Carducci

La poesia (il primo titolo Lutero) riporta la data del 18 febbraio 1886. Il Carducci si è soprattutto ispirato alla Germania di Heine, che inneggia al giorno in cui saranno riconciliati il corpo e l’anima scisso dal Cristianesimo. Lutero, dice Heine, dopo aver passato tutto il giorno in discussioni dogmatiche, la sera godeva della musica, e … Continue Reading


LA SETTIMANA DELL’AMORE (quinto giorno): poesie di Giosuè Carducci, Cristina Polli, Paolo Polvani, Giovanna Olivari, Patrizia Sardisco

Ambrogio Antonio Alciati, Il convegno, 1918   Ricordi d’amore Quanto amata e adorata, e come sempre Ricontemplata poi, di che tenace Amplesso stretta al viver mio si tenne L’alta imagine tua! Come, sgombrato Via d’ogni intorno ogni altro affetto, sola, Onnipotente, di sereno lume Su ‘1 deserto de l’alma ella ridea! Tale, se d’Apennin sorge… Continue Reading


Rispolverare i classici: tre poesie di Giosuè Carducci

Giosuè Carducci nacque a Val di Castello, nella Versilia, il 27 luglio 1835 da Michele Carducci, medico condotto, e da Ildegonda Celli. Antiromantico, fondò in gioventù il periodico intitolato Il Poliziano col gruppo degli Amici pedanti  (Giuseppe Chiarini, T. Gargani, O. Targioni Tozzetti), col proposito di reagire al romanticismo languido e sentimentale. In realtà, pervenuto,… Continue Reading