Passerò per piazza di Spagna Sarà un cielo chiaro. S’apriranno le strade sul colle di pini e di pietra. Il tumulto delle strade non muterà quell’aria ferma. I fiori spruzzati di colori alle fontane occhieggeranno come donne divertite. Le scale le terrazze le rondini canteranno nel sole. S’aprirà quella strada, le pietre canteranno, il cuore… Continue Reading
“Due sigarette”, poesia di Cesare Pavese
Ogni notte è la liberazione. Si guarda i riflessi dell’asfalto sui corsi che si aprono lucidi al vento. Ogni rado passante ha una faccia e una storia. Ma a quest’ora non c’è più stanchezza: i lampioni a migliaia sono tutti per chi si sofferma a sfregare un cerino. La fiammella si spegne sul volto alla… Continue Reading
“Il primitivo pavesiano” di Giovanni Caserta
Chi, conoscendo il carattere tutto lirico e autobiografico della prosa di Pavese, si accostasse alla sua produzione in versi di “Lavorare stanca”con l’intento di cogliervi una confessione diretta e immediata della sua angoscia esistenziale, resterebbe in gran parte deluso. Poche sono le liriche in cui egli mette a nudo il suo cuore, abbandonandosi ad una… Continue Reading
Le odi di Quinto Orazio Flacco tradotte da Cesare Pavese, lette da Dante Maffia
Firenze, Leo S. Olschki, 2013, pp.197, a cura di Giovanni Bàrberi Squarotti A dimostrazione che la poesia vera, quella alta e autentica, è sempre viva, ecco la riproposta delle Odi di Orazio fatta da Cesare Pavese. Rileggiamo Orazio e lo rileggiamo attraverso la sensibilità di uno scrittore, di un poeta che ci si abbeverò lungamente, che lo… Continue Reading
Commenti recenti