Ieri, 25 aprile, ricorrenza della liberazione dell’ Italia dal nazifascismo. Proponiamo otto immagini di quattro film entrati di diritto tra i capolavori dell’ars cinematografica italiana e non solo.
Roma città aperta, film del 1945, di Roberto Rossellini con Anna Magnani, Aldo Fabrizi ed altri interpreti. Definito dalla critica il capolavoro del Neorealismo italiano. Roma, occupata dai nazifascisti, subisce sofferenze e sacrifici qui raccontati attraverso le vicende di tre protagonisti: una popolana che viene abbattuta da una raffica di mitra; un sacerdote che viene fucilato all’alba, salutato dai ragazzi della sua parrocchia; un ingegnere comunista che muore sotto le torture.
La ciociara, film del 1960, di Vittorio De Sica con Sophia Loren, Eleonora Brown, Jean-Paul Belmondo ed altri interpreti. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia uscito nel 1957. Sceneggiatura di Cesare Zavattini. 1943, Cesiria è una giovane vedova che lascia Roma e si rifugia con la figlia Rosetta di soli tredici anni in un paese della ciociaria. Entrambe sono violentate da soldati marocchini all’interno di una chiesa semidistrutta dalle bombe.
Una giornata particolare, film del 1977, di Ettore Scola con Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Altro capolavoro del Neorealismo che affronta il tema della femminilità e dell’omosessualità. 6 maggio 1938, giorno di Hitler a Roma, Antonietta, casalinga sottomessa e sognatrice incontra ( galeotto è il pappagallo fuggito dalla gabbia) Gabriele, un ex annunciatore radiofonico, accusato di essere un sovversivo, in realtà perseguitato dal regime fascista perché omosessuale.
La vita è bella, film del 1997, di Roberto Benigni con Roberto Benigni, Nicoletta Braschi e il piccolo Giorgio Cantarini. Fine anni ’30, Guido Orefice, toscano ed ebreo, s’innamora e sposa una giovane maestra, Dora. Emanate le leggi razziali (1938), sei anni dopo, giorno del compleanno del figlio Giosuè, Guido e il bambino vengono catturati dai nazisti e insieme allo zio Eliseo partono per il campo di concentramento. Dora li segue volontariamente. Giunti nel campo degli orrori, Guido fa credere al figlioletto che quello che sta succedendo è un gioco a premi.
E’ proprio vero, caro Luciano Nota:
Le immagini riescono a dire
e a dare più di mille parole.
E poi, suggerire è creare,
descrivere è distruggere.
Tu caro Luciano hai scelto di “suggerire”,
dunque hai creato,
senza trappole retoriche:
un gesto estetico più forte delle morti
e delle atrocità della nostra storia.
(gino rago)
Rossellini, De Sica, Scola, Benigni, quattro grandi Maestri del Cinema, che, dal neorealismo in poi, in decenni diversi, ciascuno col proprio stile e linguaggio, hanno documentato i tanti aspetti di uno dei periodi più bui della nostra Storia: l’occupazione dei tedeschi a Roma e la Resistenza, in Roma città aperta; lo stupro ne La Ciociara, uno dei tanti crimini perpetrati nella Seconda guerra mondiale contro migliaia di individui, ma soprattutto donne, dai goumier francesi inquadrati nel Corpo di spedizione francese in Italia; la quotidianità di una donna succube, inquadrata nel trionfalismo nazi-fascista, in Una giornata particolare, e il dramma esistenziale di un intellettuale oppositore del regime, perseguitato per la sua omosessualità; la tragedia dei deportati nei lager nazisti, ne La vita è bella, resa anche più drammatica e struggente dall’atmosfera giocosa e ilare con cui viene narrata.
Ogni inquadratura, ogni piano-sequenza, ogni panoramica o carrellata, cattura lo spettatore e lo proietta dentro il film, nel cuore di significati che vanno al di là del racconto stesso. Questa è l’arte di parlare del grande Cinema.
Grazie per questo post! Con l’augurio che l’Italia resti sempre antifascista e libera!!