Bartolo Cattafi
PRINCE’S STREET
Le grandi ombre sospese nella nebbia
toccano il suolo, vanno
nell’erica degli alti territori,
i Re a cavallo
con fiaccole di fosforo,
i Maghi, gli Emblemi, i Cavalieri.
Non ho l’unguento da mettere sui margini
né la statua che colmi questa nicchia
quando il falco ha fatto il suo viaggio
dal pugno a un cuore.
Copriti il buio del petto, il vuoto sibilante
se il vento entra in Prince’s Street come
in un lungo sentiero illuminato.
Nella tasca del nero
impermeabile che sventola al mio fianco
c’è il fiammifero spento, c’è il leggero
tabacco che fumano i fantasmi.
*
Derek Walcott
MAP OF THE NEW WORD
Archipelagoes
At the end of this sentence, rain will begin.
At the rain’s edge, a sail.
Slowly the sail will lose sight of islands;
into a mist will go the belief in harbours
of an entire race.
The ten-years war is finished.
Helen’s hair, a grey cloud.
Troy, a white ashpit
by the drizzling sea.
The drizzle tightens like the strings of a harp.
A man with clouded eyes picks up the rain
and plucks the first line of the Odyssey.
MAPPA DEL NUOVO MONDO
Arcipelaghi
Alla fine di questo brano comincerà la pioggia.
Sul filo della pioggia, una vela.
Lentamente la vela perderà di vista le isole;
svanirà in una foschia la fiducia nei porti
di un’intera stirpe.
È finita la guerra dei dieci anni.
I capelli di Elena, una nuvola grigia.
Troia, una bianca cava di cenere
nei pressi di un mare piovigginoso.
La pioggerellina s’infittisce come le corde di un’arpa.
Un uomo dagli occhi annuvolati fiuta la pioggia
e fa vibrare il primo verso dell’Odissea.
( traduzione di Paolo Ottaviani)






L’ha ribloggato su alessandrapeluso.
Appena ho letto le poesie di Derek Walcott qui presentate in traduzione, da laico ho pensato: Che Dio regali mille anni di vita a Paolo Ottaviani”. Nessuno mai come questo autore delle West Indies è riuscito a rendere il conflitto tra la cultura europea e quella delle ex colonie. I ritmi dell’idioma creolo mescolati al vocabolario continentale hanno fuso l’inglese con le espressioni locali delle parlate autoctone in un mixer che non deve essere in alcun modo confuso con un semplice pidgin.