Nelle mani a volte il tuo corpo, corolla appassita tra le guance e l’estremo delle dita. Mai più l’adolescente primavera, sussurriamo: mai fu tanto abbracciata la vita. Eppure non invecchia la solitudine e di nuovo la neve.
Tre poesie di Roberta Dapunt da “Sincope”, Einaudi – 2018
Così dice il Signore, dice cosa? A me mai mi dice niente, e rimango in silenzio a lungo e spesso ascolto e mi concentro eppure niente, non un soffio. Mi rimane di starmi zitta dentro per sentire meglio e scrivere e basta. Il Verbo è un duro colloquio.
Leggendo la poesia di Roberta Dapunt, di Maria Grazia Ferraris
Un libro emozionante queste “ Beatitudini della malattia” proposte da Roberta Dapunt, poetessa che vive in val Badia, lavora nel maso di Ciaminades, scrive in ladino e che pubblica per Einaudi, la quale “ cerca di far emergere il malato da quel mondo di scura assenza nel quale si trova sprofondato e che fa avvertire… Continue Reading
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