XXXI Paene insularum, Sirmio, insularumque ocelle, quascumque in liquentibus stagnis chiasmo marique vasto fert uterque Neptunus, quam te libenter quamque laetus inviso, vix mi ipse credens Thuniam atque Bithunos liquisse campos et videre te in tuto. o quid solutis est beatius curis, cum mens onus reponit, ac peregrino labore fessi venimus larem ad nostrum, desideratoque… Continue Reading
LA POESIA NELL’ETA’ DEGLI ANTONINI: I “poetae novelli”
La produzione poetica di questo periodo ( 96 a.C – 192 d.C) è caratterizzata dalla ricerca del vocabolo raro e il riferimento a modelli letterari appartenenti al passato. Nella lirica le preferenze dei letterati (fra i quali si può annoverare lo stesso imperatore Adriano, di cui ci sono pervenuti alcuni versi) andavano ad una poesia… Continue Reading
I Canti di Catullo letti da Dante Maffia
Vi sono poeti che vengono citati a ogni pie’ sospinto ma che sono letti pochissimo, forse per una sorta di mitizzazione che si è venuta a creare di alcuni loro versi diventati proverbiali e che quindi limitano l’accesso all’intera opera. E’ il caso, in genere, dei classici, di Omero, di Dante, di Tasso, di Foscolo,… Continue Reading
La settimana dell’amore, i poeti latini: Catullo, Tibullo, Ovidio
Vivamus mea Lesbia, atque amemus, rumoresque senum seueriorum omnes unius aestimemus assis! soles occidere et redire possunt: nobis cum semel occidit breuis lux, nox est perpetua una dormienda. da mi basia mille, deinde centum, dein mille altera, dein secunda centum, deinde usque altera mille, deinde centum. dein, cum milia multa fecerimus, conturbabimus illa, ne sciamus,… Continue Reading
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