Ester Monachino, Damareta – sosta di una regina ad Akrai, Aletti Editore, letto da Anna Maria Bonfiglio

damareta-9788859134978Una nuova opera di narrativa ci perviene dalla penna felice e feconda della scrittrice e poetessa Ester Monachino, artista nota in campo nazionale. Un romanzo storico di grande valenza incentrato sulla figura di Damareta, figlia di Terone d’Akragas e moglie di Gelone re di Gela. La narrazione è impiantata sul viaggio che la regina compie per raggiungere il marito insediatosi quale nuovo sovrano nel territorio di Syrakoùssai, oggi Siracusa. E specificamente sulla sua sosta sull’altopiano di Akrai, oggi Palazzolo Acreide. L’autrice segue il percorso che porta Damareta da promessa sposa a regina, fino alla sua tappa ad Akrai dove ella conoscerà, tramite il vaticinio di una sacerdotessa di Afrodite, il destino del marito e la sua ascesa a sovrana della nuova colonia siracusana. Questa per grandi linee la trama del romanzo alla quale fa da ricca e accurata cornice la scrittura della Monachino, un ricamo di prosa e poesia in grado di ammaliare il più distratto dei lettori. Tutto ciò che l’autrice narra possiede un’aura di incantesimo, sentimenti, gesti, pensieri, usi e costumi dell’epoca vengono resi con estrema cura senza mai scadere nel dato meramente cronachistico o nella rappresentazione oleografica. Leggendo questo romanzo ci troviamo immersi in una realtà storica che non sentiamo lontana secoli e secoli, come nella realtà è, ma che ci avvolge nella sua atmosfera come se fosse semplicemente alle nostre spalle. Ester Monachino ha il dono della bellezza della parola che usa generosamente con sapienza e grande delicatezza. Apprezziamo in queste pagine la naturalezza dei dialoghi, la descrizione delle vesti e degli oggetti, la poesia dell’amore, la suggestione del sogno e delle premonizioni. E potrei continuare ancora a lungo, ma voglio soffermarmi sull’ultima parte del romanzo. Damareta, accompagnata dal poeta Marsia, si reca al tempio di Afrodite per compiere il rito dell’offerta alla Dea tramite la sacerdotessa Phylia. L’autrice ci conduce per mano attraverso i luoghi segreti che portano al cospetto della Divinità, ci fa assistere al sacrificio delle colombe e infine, con suggestiva perizia, ci fa partecipi della rivelazione: Damareta governerà sette anni su Syrakoùssai, otterrà l’abolizione del sacrificio di bambini agli Dei e infine tornerà alla sua Akragas. Un aspetto che voglio sottolineare riguardo questo romanzo è la forma con cui viene trattata la parte che riguarda il concetto dei riti pagani che la scrittrice configura nell’accezione di una religiosità e di una devozione rispettose della dignità della persona. Ancora una volta Ester Monachino ci fa dono della sua ricchezza interiore e formale, in un’opera che ha tutte la qualità per inserirsi nel catalogo della migliore narrativa di oggi.

Anna Maria Bonfiglio

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